La locusta egiziana in tutto il Ticino: «È innocua, da tollerare»

Si chiama locusta egiziana, ma è una specie indigena e non invasiva. Originaria del bacino mediterraneo, in Ticino in passato era presente unicamente nel Mendrisiotto, zona che corrispondeva al limite settentrionale del suo areale. Ora, a causa del riscaldamento climatico, si è espansa anche più a nord come tante altre specie, arrivando quasi sino nell’alta Valle di Blenio (Olivone) e persino Oltralpe. È molto grande – la femmina può arrivare ai 7,5 centimetri di lunghezza –, ma assolutamente innocua, vegetariana e soprattutto solitaria (i danni alla vegetazione sono molto contenuti). Per questi motivi non è una specie da contrastare ma piuttosto da tollerare e comunque rispettare, fa sapere il Dipartimento del territorio.
L’Anacridium aegyptium (queso è il nome della locusta egiziana) non è nuova alle nostre latitudini, ma negli ultimi anni la sua presenza si è diffusa, probabilmente a causa del riscaldamento climatico. Il Museo cantonale di storia naturale del Dipartimento del territorio ne sta monitorando l’espansione.
Per superare l’inverno gli individui adulti cercano un luogo caldo, o almeno protetto, per poi entrare in uno stato di torpore. Spesso si rifugiano nei vasi, dietro le persiane o sui muri scaldati dal sole. Alle nostre latitudini sono due le specie di ortotteri di cui si possono osservare individui allo stadio adulto anche in inverno: la locusta egiziana e l’aiolopo autunnale (Aiolopus strepens). Le altre specie superano invece l’inverno generalmente allo stadio di uovo.
Per aiutare il Museo cantonale di storia naturale nelle monitoraggio in Ticino, la popolazione è invitata a segnalarne la presenza, possibilmente corredata da una fotografia, tramite l’apposito modulo di contatto sul sito.
