Inquinamento fonico

La lotta di Balerna contro il rumore eccessivo

Per la seconda volta il Dipartimento del territorio nega al Municipio la possibilità di introdurre una limitazione di velocità a 30 chilometri orari in centro paese
La strada cantonale passa proprio davanti alla chiesa, tagliando in due il centro del paese. © CdT/Archivio
Anna Riva
27.01.2020 06:00

La ripetuta collisione di due mondi. Il progresso – le automobili, gli spostamenti privati, la comodità – e, dall’altra parte, la vita quotidiana, il ritrovarsi, la convivialità. Una convivenza non sempre facile a Balerna. Lì, in via San Gottardo, nel tratto di strada che fende in due il centro del paese, ogni giorno transitano in media circa 19.000 veicoli, tendenza in crescita. Su tutti gli edifici a ridosso della strada cantonale vengono superati i valori limite d’immissione (VLI): segnale fin troppo evidente, a dar retta alle autorità federali, che il rumore ha ormai assunto un carattere dannoso o molesto. Il traffico è il chiassoso spettatore di matrimoni e battesimi; il suo boato avvolge le sedute di Municipio e accompagna i bambini all’entrata di scuola.

Il potere dei dossi

Ma c’è un ma. Ed è la volontà dell’Esecutivo comunale, guidato da Luca Pagani, di migliorare la situazione. Già alcune misure sono state realizzate negli scorsi anni: la moderazione del traffico (con i dossi e il restringimento delle carreggiate) e la posa di asfalto fonoassorbente sono servite ad arginare un fenomeno, quello dell’inquinamento fonico, che accomuna molte città e agglomerati urbani svizzeri (e non solo). Oggi si vuole proseguire in questa direzione, mettendo in atto, come in altri comuni, un progetto di risanamento fonico. Questo comprende, fra l’altro, l’introduzione della limitazione di velocità a 30 chilometri orari sulla tratta di via San Gottardo in centro paese.

Una richiesta a cui il Dipartimento del territorio ha ora però risposto in modo negativo, dopo che già nel 2012 una prima domanda era stata considerata prematura rispetto alla realizzazione delle opere di moderazione. Pur riconoscendo che «la situazione fonica si presenta (...) particolarmente critica per le persone che risiedono e lavorano a ridosso di via San Gottardo», in novembre il dipartimento scriveva che «(...) tenuto conto della funzione di collegamento della strada cantonale principale in cui è inserito il tratto di via San Gottardo in tema e del livello effettivo delle velocità percorse (...), la riduzione del limite di velocità massima a 30 km/h (...) non è considerata una misura opportuna e proporzionata». E ancora: «Secondo i calcoli fonici effettuati dalla SPAAS (la Sezione protezione aria, acqua e suolo, ndr.), la limitazione a 30 km/h lungo la tratta in esame permetterebbe di ridurre mediamente le immissioni in corrispondenza degli edifici del comparto interessato di 1,4 dB (decibel, ndr.) durante il giorno, rispettivamente 1,6 dB la notte. Il beneficio fonico della misura sarebbe da considerarsi percettibile, ma contribuirebbe a far rientrare soltanto un edificio sotto i VLI».

Migliorare la qualità di vita

Un’argomentazione, secondo Pagani, «non condivisibile», tanto da spingere il Municipio a fare ricorso. Rispetto alla «funzione di collegamento» del tratto in questione menzionato dal Cantone, il sindaco risponde che «la giurisprudenza del Tribunale federale stabilisce che è possibile introdurre una misura simile, in punti determinati, anche su strade principali». Quanto alla presunta limitata efficacia (con il correttivo solo un edificio rientrerebbe sotto i valori limite), ribatte: «Però anche per gli altri edifici i valori vengono abbassati in modo percettibile come riconosciuto dal Cantone. Questo contribuirebbe a ridurre il superamento dei valori limite e a migliorare la qualità di vita nel centro del paese».

Scrive ancora il dipartimento: «Per fare rispettare all’utenza il limite di 30 km/h sarebbe necessario realizzare delle misure di moderazione del traffico ancora più incisive (es. dossi, restringimenti) ma incompatibili con il tipo di strada in questione». «Secondo il Tribunale federale l’abbassamento di velocità si può ottenere, laddove non è più possibile utilizzare misure fisiche, con la segnaletica stradale», ribatte Pagani. «Anche le direttive stesse del Cantone prevedono che in caso di attraversamenti di nuclei o zone sensibili si può prevedere una deroga al limite generale di 50 chilometri all’ora».

Il caso di Balerna «è particolare», prosegue il nostro interlocutore. «La strada taglia in due il centro del paese con i suoi spazi pubblici. Attorno a essa gravita una vita sociale, e il traffico è molto intenso. Le opere già realizzate hanno comportato un sensibile miglioramento anche dal profilo fonico. Quella richiesta sarebbe una misura di risanamento in più che migliorerebbe ulteriormente la situazione».