La mappa dei gabinetti è completa

Lugano: su 52 servizi pubblici esistenti ne sono rimasti aperti 25, nelle zone centrali
Red. Online
18.04.2014 06:00

LUGANO - Sono 27 su 52 i gabinetti pubblici chiusi dalla Città di Lugano come misura di risparmio. Lo chiarisce definitivamente il Municipio rispondendo a 18 consiglieri comunali di tutti i partiti (escluso il PS) che avevano chiesto lumi con 2 interrogazioni. I gabinetti chiusi sono quelli che risultano meno usati, in base a una valutazione effettuata sul consumo di carta igienica e dei sacchi per rifiuti (i bagni di «ultima generazione», tipo quello al Parco Ciani, dispongono di contatori). In generale sono le zone periferiche ad essere più colpite dalla misura, anche perché erano quelle dove le strutture erano date in appalto a ditte esterne. L'Esecutivo chiarisce però che i gabinetti chiusi potranno venire temporaneamente riaperti in occasioni speciali (manifestazioni, eventi) e che verrà valutata una collaborazione con gli esercenti privati secondo un modello già introdotto a Berna, dove tra l'altro i gabinetti pubblici sono 32, uno ogni 3.500 abitanti, mentre a Lugano ce n'è uno ogni 2.680 abitanti (reperibili anche sul sito www.wc-guide.ch). Nei servizi chiusi si sta provvedendo a mettere fuori servizio il sistema idraulico e quello elettrico (illuminazione).I margini di manovra per una riapertura sono ridotti e il Dicastero servizi urbani (DSU) con il personale attuale non può assumersi questo compito, dopo aver già ereditato in gestione una decina di gabinetti prima mantenuti da esterni. Servizi all'interno o vicini a scuole, cimiteri, aree sportive, musei eccetera potranno essere curati dalle rispettive strutture con personale proprio.