La pavimentazione pregiata e quei sei messaggi ritirati

«Di principio, non si è contrari alla posa di pavimentazioni pregiate, ma soltanto se ciò avviene in luoghi di particolare valenza». E, secondo la Commissione della Gestione di Capriasca, il viale posto sul retro della nuova scuola elementare di Tesserete e lungo l’accesso al cimitero non lo è: «È piuttosto un semplice luogo di transito, per cui la posa di una pavimentazione pregiata non verrebbe particolarmente apprezzata dalla popolazione». E dunque quei 138.900 franchi non s’hanno da spendere: «La posa di un nuovo asfalto sarà sufficiente per rendere il luogo dignitoso».

Se citiamo questa vicenda, tutto sommato piccola, è perché è rappresentativa dei recenti rapporti tra Municipio e Consiglio comunale a Capriasca. Da maggio di un anno fa, su invito del Legislativo, il Municipio ha infatti ritirato sei messaggi (per opere dal costo stimato di quasi 3,5 milioni), se n’è visto respingere un settimo e ha all’orizzonte - oltre a quello citato in entrata - un rapporto negativo riguardo la riorganizzazione logistica di Palazzo comunale («manca visione globale») e uno di oltre quaranta pagine sulla revisione totale del Regolamento organico dei dipendenti (ROD), con vari emendamenti. Ora, visto che nell’ultimo decennio i messaggi ritirati erano stati tre, la situazione attuale è sintomatica di rapporti tesi fra le parti, come peraltro era stato il caso nei mesi precedenti l’ultima campagna elettorale?
«Proposte disordinate»
La risposta, come vedremo, è no, le spiegazioni sono altre. I tre presidenti di Commissione, così come sindaco e vicesindaco, parlano di buoni rapporti e di dialogo costante e costruttivo. «Siamo diventati forse un po’ più severi - dice Isabelle De Luca (Commissione edilizia e opere pubbliche). - Abbiamo in ballo investimenti abbastanza onerosi come la costruzione delle scuole e l’acquisto dello stabile ARL e quindi anche le finanze sono da centellinare». «Stiamo cercando di evitare le spese non fondamentali a meno che non siano urgentissime - aggiunge Marco Bianchi (Gestione). - Anche alla luce del recente Piano finanziario». Un documento che ha mostrato una certa fragilità finanziaria in prospettiva per il Comune.
Peraltro, hanno fatto notare i nostri interlocutori, buona parte dei messaggi per cui si è chiesto il ritiro riguardava opere di cui avrebbero beneficiato tutto sommato poche persone, come ad esempio la riqualificazione della strada d’accesso al piccolo nucleo di Lupo (una decina di abitanti), ritenuta non strettamente necessaria e per cui non sarebbero stati richiesti sufficienti contributi di miglioria. Addirittura, gli abitanti di Lupo stessi avrebbero chiesto un intervento più contenuto. «Non sembra esserci stata una vera programmazione su questi interventi - afferma Roberto Decarli (Petizioni e legislazione) - ed è venuta a galla una certa confusione gestionale. Non c’è maretta con il Municipio, piuttosto un po’ di disordine da parte loro nel fare le proposte».
Differenze di vedute
Per il vicesindaco Manuel Borla i diversi messaggi ritirati sono piuttosto un sintomo di un diverso approccio al Legislativo da parte del Municipio: «In passato li si portava comunque davanti al Consiglio comunale e ce li si faceva bocciare. Ora se emergono motivazioni pertinenti li si adatta: è inutile andare a scontrarsi». Quanto ai rapporti con il Legislativo, questi sono semmai aumentati: «La collaborazione è più attiva che in passato. Abbiamo preso l’abitudine di convocare i capigruppo e i presidenti delle Commissioni per aggiornarli subito su temi importanti. Di recente è successo per lavori straordinari imprevisti e urgenti alla piscina comunale. Lavori di cui sono abbiamo così dato subito informazione». Anche il sindaco Andrea Pellegrinelli parla di buoni rapporti fra le parti.
Resta che la quantità di messaggi ritirati o respinti è anomala non solo per Capriasca, ma anche rispetto alle altre realtà comunali della regione. E la motivazione finanziaria getta luce solo fino a un certo punto, anche perché la gran parte dei ritiri precedono la presentazione del Piano finanziario. Diverse fonti che abbiamo sentito parlano anche di differenze di vedute all’interno del Municipio. Certo, l’Esecutivo è organo collegiale e dunque tenuto a sostenere all’esterno quanto deciso dalla propria maggioranza, ma le posizioni personali sono quasi certamente note, quando non direttamente espressione del credo di partito. Da cui poi le difficoltà dei progetti «fragili» a livello di consenso ad avanzare in un Consiglio comunale in cui le principali forze politiche hanno peraltro grossomodo pari forza.
All’orizzonte il ROD
La prova del nove riguarderà la discussione del nuovo ROD, probabilmente in autunno. La prima proposta di revisione era stata profondamente modificata nelle Commissioni ed era stata ritirata dal Municipio. A quello corrente le Commissioni hanno lavorato un anno e hanno pubblicato i loro rapporti nelle scorse settimane. Rapporti in cui è sottolineato il lavoro di squadra compiuto da tutte le parti coinvolte ma che arriveranno di fronte al gremio con alcune differenze di vedute fra le Commissioni e il Municipio e fra le Commissioni stesse. Su tutte la questione se la settimana lavorativa per gli impiegati comunali sarà di 40 o 42 ore. «Difenderemo le 40 ore e altre questioni puntuali - dice il sindaco Pellegrinelli, - ma credo che, tutto sommato, dopo un lavoro durato tre anni il ROD sia maturo per essere discusso in aula».