La piccola Massagno stritolata dal traffico

Che Massagno costituisca un nodo viario particolarmente esposto al traffico è sotto l’occhio di tutti. È sufficiente transitare (se avete pazienza) un qualsiasi giorno della settimana per le vie d’accesso principali – via San Gottardo e via Besso –, anche fuori dall’ora di punta (auguri) per rendersi conto che il comune è stritolato dalle macchine. Sono ovunque, anche nelle piccole e strette vie interne al comune, che territorialmente è grande poco meno di un chilometro quadrato e che deve fare i conti con il traffico parassitario e di attraversamento di chi si sposta dalla Collina al centro città. In futuro la situazione migliorerà? Macché. Alle due principali arterie, di competenza cantonale e già ampiamente congestionate dal traffico, si aggiungeranno dei cantieri privati che si affacciano su via al Ponte. Senza contare i previsti interventi di realizzazione del nuovo sottopasso Genzana. Una prospettiva che ha fatto scattare un’interpellanza sottoscritta dalla sezione locale del PLR (primo firmatario Giorgio Chiappini).
Tempesta perfetta?
I firmatari parlano di «una possibile simultaneità di cantieri». Durante i lavori di realizzazione del sottopasso Genzana, infatti, «il Cantone dovrà impedire la circolazione su un senso di via San Gottardo, nel tratto a monte del tunnel di Besso». A questo, si aggiunge che «nel mese di giugno prenderanno avvio diversi cantieri di grande rilevanza e che comporteranno ulteriori ripercussioni sulla viabilità». Ma non è tutto. «A ciò, si aggiunge la chiusura completa di via Genzana per un periodo stimato di circa nove mesi, che limiterà fortemente le possibilità di accesso al centro di Massagno per chi proviene da Lugano». Bel problema, visto che le uniche vie d’ingresso a Massagno disponibili saranno via Motta (è problematica), via Foletti (anche questa) e via Dunant (pure quest’altra). Nonostante la maggior parte delle problematiche viarie non siano di competenza comunale – i cantieri più rilevanti sono cantonali oppure privati, quindi c’è poco margine di manovra per il Comune – l’Esecutivo non è rimasto con le mani in mano. Tutt’altro. Sta attentamente monitorando la situazione e valutando diversi correttivi ed interventi per mitigare l’impatto sulla viabilità, sempre rimanendo in contatto con il Cantone. «Massagno si trova attraversata da queste due importanti arterie cantonali che sono oggetto di sollecitazioni: inevitabilmente, ogni intervento su quelle strade, rispettivamente sulla programmazione semaforica delle entrate e delle uscite da quelle arterie, ha un’incidenza diretta sul nostro traffico interno – ci spiega il vicesindaco e capodicastero Pianificazione, Fabio Nicoli –. Questa situazione generata dai cantieri pubblici è acuita dal proliferare di quelli privati che andranno a incidere sia sulla viabilità interna sia sulle vie d’accesso». Via al Ponte, ad esempio, è una delle poche vie d’accesso del nucleo di Massagno, e «sarà parecchio sollecitata dal cantiere per realizzare un complesso residenziale sul sedime dell’ex Ibsa e da altri tre importante progetti edilizi. Siamo preoccupati da questa ulteriore pressione, per questo da tempo stiamo discutendo delle misure di intervento con il Cantone e Lugano che speriamo vengano concretizzate».
I disagi, lo sa bene il Comune, ci saranno inevitabilmente e la situazione del traffico nell’agglomerato «è sul breve periodo insolubile; l’unica speranza è il tram-treno». Tema delicato anche questo. Rimanendo sul tema viabilità, Massagno è impegnato anche su altri due fronti, delicati pure questi. Uno è via Selva, una strada che a Piano regolatore è indicata a carattere pedonale ma che viene utilizzata come via di transito. Poi, c’è allo studio un nuovo concetto urbanistico per il comparto della Cappella Due Mani nell’ambito della riorganizzazione della Porta Ovest. «Il progetto vincente del mandato di studio parallelo promosso a suo tempo dal Municipio prevederebbe la chiusura di via Lepori. Alla luce della situazione del traffico e dei cantieri cantonali previsti su via S. Gottardo, si è deciso di congelare temporaneamente questo progetto, perché vogliamo meglio esaminare il suo potenziale impatto sulla viabilità. Stiamo infatti facendo degli approfondimenti con l’ausilio di specialisti del traffico e confidiamo che a breve saremo in grado di presentare i risultati sui potenziali futuri flussi interni e proporre ulteriori misure per mitigare questa situazione sfavorevole».