La recluta che sparò non ci sta

Il giovane ticinese rischiò di colpire dei commilitoni con la mitragliatrice del Piranha
Red. Online
19.09.2014 06:15

BELLINZONA - Non ci sta la recluta ticinese di 25 anni condannata nel novembre 2013 per aver sparato ai piedi di nove commilitoni durante un'esercitazione nel Canton San Gallo. Condannato dal Tribunale militare a 30 aliquote da 80 franchi per lesioni colpose e inosservanza delle procedure di servizio, il giovane ha inoltrato ricorso in Appello contro la sentenza pronunciata dal giudice Antonio Fiscalini. La recluta si trovava sul blindato Piranha sulla piazza di tiro di Gossau quando rischiò di colpire gli altri militi con la mitragliatrice. Due sventagliate che fortunatamente non hanno centrato i militari; la seconda, tuttavia, sfiorò i fucilieri che si trovavano a terra, i quali a causa dello choc furono congedati. L'imputato, difeso dall'avvocato Felice Dafond, fu invece prosciolto dal reato di lesioni semplici, come prospettato dall'accusa rappresentata dall'uditore Samuele Quattropani.