La Residenza Du Lac a un anno dall'inaugurazione

Manca un anno all’inaugurazione di quella che sarà la punta di diamante dell’offerta Tertianum in Ticino e in tutta la Svizzera: la Residenza Du Lac a Paradiso, costruita in questi anni sulle ceneri dell’omonimo ex hotel, da un lato e dall’altro della cantonale (a collegare i due palazzi un corridoio sotterraneo). Vi troveranno spazio 34 appartamenti con una camera da letto, 22 con due e due penthouse. Oltre a quaranta letti di cura, una piscina interna, un ristorante («La Padella»), un lounge bar. Il tutto contornato - riva lago - da una passerella pubblica sulle acque del Ceresio: una richiesta del Comune.

La Residenza Du Lac è l’ottava struttura di Tertianum in Ticino, e va a completare l’offerta nel nostro cantone. Direttore sarà Philipp Schaerer, ora a capo della Residenza Al Parco a Muralto. Il responsabile della Regione Ticino e Vallese Stefan Brunner ha specificato che - nella gamma di offerte del gruppo - il Du Lac si posizione in cima, con affitti mensili da cinquemila franchi a salire. Un po’ è l’invidiabile posizione, ma soprattutto la tipologia di offerta che Tertianum ha scelto per complimentarla. Chi vorrà trasferirsi potrà infatti usufruire in ogni momento dei servizi del personale di cura interno, grazie a un sistema di allarme sempre attivo in ogni appartamento. Inoltre verrà offerto «un variegato programma ricreativo e culturale di altissimo livello». In altre parole: il top dell’offerta per il top della gamma.

La struttura era stata annunciata nel 2012 e doveva essere completata nel 2017. Ma, come ha detto Brunner, oltre dieci anni fa è stato sottovalutato quanto fosse delicata la posizione in cui si intendeva intervenire (ne sa qualcosa, pochi metri più in là, chi sta provando a rilanciare l’ex hotel Eden). Ciò ha richiesto una creazione del consenso più lunga del previsto e alcuni correttivi al progetto originale.

L’inaugurazione della struttura è previsto per il 1. giugno 2024. L’imponente cantiere, si ricorderà, è purtroppo stato funestato a inizio 2021 da un incidente mortale in cui ha perso la vita un 54.enne operaio italiano, colpito da materiale di demolizione gettato dal sesto piano nel vano dell’ascensore da un suo collega. Tre le persone indagate: l’operaio, il capocantiere e un tecnico. Stando a nostre informazioni, l’inchiesta coordinata dal procuratore pubblico Moreno Capella è alle battute conclusive: si attendono alcuni approfondimenti tecnici e giuridici prima di emettere una decisione.