Val Colla

La Società tiratori del Gazzirola sul piede di guerra

La STG si oppone al paventato sfratto da parte della Commissione cantonale per essere ricollocata a Rivera e chiede un «intervento del Municipio»
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Red. Lugano
17.03.2025 18:15

È andata di traverso alla Società Tiratori del Gazzirola (STG) una recente missiva da parte della Commissione cantonale di tiro che informava i membri di un possibile trasloco dal poligono di Lugano-Cimadera, casa della Società da ormai 48 anni (dopo la chiusura dello stand di tiro al Maglio di Colla). In altre parole, i membri non avranno più la possibilità di esercitare lo sport del tiro in Val Colla, ma più in generale in tutta Lugano, «dove peraltro il futuro del poligono di Trevano è già segnato dalla prevista costruzione di una nuova infrastruttura per il tiro a Rivera». Stupore e contrarietà sono state sollevate durante l’ultima assemblea annuale dei soci – la 148.esima, per la precisione –, andata in scena domenica scorsa al ristorante Washington di Maglio di Colla. La notifica da parte della commissione cantonale, informa la STG in una presa di posizione, è stata definitiva «sorprendente» e che «stride con le rassicurazioni che il Cantone ha fornito alla Città di Lugano ancora a fine 2024, nonché con gli investimenti recentemente condivisi a Cimadera». Così sorprendente che la Società ha deciso di ricorrere alle vie legali per «opporsi a questa incongruente notifica che presupporrebbe una ricollocazione geografica della STG, venendo peraltro meno ai disposti della Legge federale sull’esercito e sull’amministrazione militare che semmai invoca un utilizzo collettivo degli impianti di tiro». Per la STG la Commissione, «non ha nemmeno tenuto conto che lo stand di Lugano-Cimadera risulta a PR quale attrezzatura pubblica, dove la STG è legata da una convenzione tuttora valida». L’auspicio, conclude la presa di posizione, è un «intervento risolutivo del Municipio», oltre al «rispetto della Legge federale».

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