Bellinzona

La spada nella rocca guarda lontano

L’associazione che dal 1999 propone due giorni di rievocazioni medievali in Città si dice disposta ad animare tutto l’anno i castelli di Bellinzona
Armigeri e scudieri la faranno da padroni il 25 ed il 26 maggio al castello di Montebello. (Foto Maffi)
Spartaco De Bernardi
08.05.2019 14:18

«Noi ci siamo e continueremo ad esserci anche e soprattutto nell’ambito del progetto di valorizzazione dei castelli. Siamo disposti a proporre animazioni sull’intero arco dell’anno, oltre che al canonico weekend di maggio. Ma per poterci concentrare sulle proposte sceniche per le quali siamo sempre più sollecitati al di fuori della Turrita chiediamo di essere sgravati dall’organizzazione logistica». Cecco della Chiossa, al secolo Francesco Pedrelli, presidente dell’Associazione «La spada nella rocca», ha atteso la fine della conferenza di presentazione della 21 edizione della due-giorni di rievocazioni medievali per lanciare un appello a Cantone, Città e Organizzazione turistica regionale (OTR) Bellinzonese e Alto Ticino. Appello finalizzato, ha aggiunto il presidente onorario dell’Associazione Renato Dotta che nella rievocazione storica interpreta il ruolo dell’imperatore Federico Barbarossa, a conoscere quale ruolo avrà nei prossimi anni «La spada nella rocca». Appello di cui ieri ha preso atto il direttore dell’OTR Juri Clericetti, il quale ha precisato che nell’ambito delle discussioni sull’implementazione del progetto per la valorizzazione è già stata considerata l’opportunità di proporre un’animazione medievale ricorrente sull’intero arco della stagione turistica. Del resto è quello che chiedono i visitatori che già oggi si mostrano entusiasti quando si imbattono nei membri dell’associazione intenti a provare le animazioni in vista dell’appuntamento di fine maggio.

Se son rose fioriranno e il compito di farle crescere rigogliose toccherà al futuro ente che si occuperà della gestione dei tre castelli cittadini. Intanto la 21. edizione de «La spada nella rocca è alle porte»: si svolgerà il 25 e il 26 maggio prossimi al castello di Montebello. Un ritorno alle origini, dopo quattro edizioni andate in scena a Castelgrande, frutto delle riflessioni fatte anche sulla scorta delle indicazioni date da uno studente della SSAT che l’anno scorso, durante il periodo di stage all’OTR; si era occupato prevalentemente dell’organizzazione della manifestazione grazie alla quale per due giorni è possibile un viaggio a ritroso nel tempo. Quest’anno saranno 21 i gruppi che proporranno animazioni in stile medievale di tutti i tipi e per tutte le età nella corte interna del castello di Montebello e sul prato antistante. Più spazio gli organizzatori l’hanno voluto dare ad artigiani e mercanti: così si potranno vedere all’opera un libraio, un fabbro, tessitori con telai d’epoca, mercanti di stoffe, spade, cinture, borse e scarpe e via discorrendo. Non mancherà l’imperatore Federico Barbarossa che, insieme alla sua corte passò per Bellinzona nel 1176. Da non mancare saranno i due appuntamenti di sabato: il primo, dalle 18, è costituito dalla conferenza scenica di Gerry Mottis su «Inquisizione e caccia alle streghe; tra mito e realtà». Sempre sullo stesso tema alle 20 verrà messo in scena un processo ad una strega con. Domenica alle 11 sarà invece celebrata la messa in latino con la partecipazione della corale Vox Tibi di Avegno-Gordevio.

Da ricordare, infine, che durante la due-giorni de «La spada nella rocca» nella zona di Montebello non via sarà alcuna possibilità di parcheggio. Si potrà comunque usufruire di un servizio di bus navetta a prezzi modici in partenza dal parcheggio di via Tatti e con fermata intermedia accanto al palazzo postale di viale Stazione. Se il fine settimana di sabato 25 e domenica 26 maggio avete già altri impegni non preoccupatevi: l’Associazione «La spada nella rocca» sarà presente il 1. Giugno al castello di Serravalle, il 1. agosto ad Altdorf dove la Città di Bellinzona sarà ospite in occasione della festa nazionale, il 1. Settembre a Cardada e l’8 dello stesso mese alla commemorazione degli 800 anni del capitolo della chiesa di San Vittore.