La stagione del Monte Verità riparte dal «Mondo dei beati»

I tanti turisti (con mascherina) che affolleranno il lungolago di Ascona durante le festività pasquali potranno regalarsi un momento culturale spostandosi sul Monte Verità per ammirare il «Chiaro mondo dei beati» appena restaurato. È infatti con la riapertura del Padiglione Elisarion, il prossimo primo aprile, struttura lignea anch’essa appena ristrutturata e climatizzata che ospita il grande polittico realizzato da Elisàr von Kupffer, che il celebre centro culturale, congressuale e ricettivo sulla collina asconese riaprirà i battenti di una stagione che, necessariamente, sarà condizionata dalla situazione pandemica. Almeno per la parte congressuale, che fin dalla primavera scorsa, con la prima ondata di contagi, è rimasta praticamente ferma rispetto ai 25/30 appuntamenti all’anno organizzati normalmente nelle sale dell’hotel costruito in stile Bauhaus che dall’alto domina il golfo di Ascona.
L’offerta permanente
I lavori di risanamento, climatizzazione e ammodernamento del supporto tecnologico all’esposizione del Padiglione Elisarion (è stato approntato uno schermo dove viene ripercorsa la storia artistica del Monte Verità e dei personaggi di spessore che l’hanno frequentato), con il contemporaneo restauro del grande dipinto circolare di von Kupffer (16 tele alte 3,5 metri per 25 metri di lunghezza, ndr), rappresentano il completamento degli spazi museali del Monte Verità che comprendono Casa Anatta, Casa dei russi, Casa Selma e naturalmente le sale, i corridoi e gli spazi comuni dell’hotel. «Speriamo di accogliere quest’anno nuovi sguardi e di continuare così a coltivare lo spirito del Monte Verità nonostante la pandemia», sottolinea Nicoletta Mangini, responsabile cultura della Fondazione Monte Verità.
L’eredità di Szeeman
Detto della «nuova vita» del Padiglione Elisarion, l’offerta espositiva permanente si completa con la collezione ospitata nella Casa Anatta intitolata «Le mammelle della verità» di Harald Szeemann, rinomato storico dell’arte chedalla fine degli Anni ‘70 portò un decisivo impulso all’attività culturale del Monte Verità. La mostra di Szeemann, concepita come itinerante, è stata ripristinata in maniera tale da mantenere il suo carattere “mobile”. Grazie a schermi, postazioni audio e ad una presentazione multimediale dei documenti crea un contrasto con l’installazione di Szeemann, proponendo la visione di molti oggetti originali che non sono esposti nelle vetrine.
Ma la proposta culturale della collina asconese, soprattutto con la bella stagione, si coniuga al meglio negli spazi esterni del parco vasto circa 75’000 mq. Da maggio a settembre sono innumerevoli le proposte artistiche open air tra le quali vale la pena di segnalare il momento dedicato a «Giardini in Arte», rassegna simbolo della stretta unione tra arte e natura e che vede protagonisti di questa edizione quattro artisti italiani e svizzeri – Francesca Gagliardi,Marco Cordero, Johanna Gschwend e Moritz Hossli – che dopo una residenza nell’estate 2020 presenteranno una serie di lavori ispirati agli umori e l’identità del luogo.
Il programma all’aperto
Nonostante le incertezze e le necessarie limitazioni, il programma 2021 comprenderà anche appuntamenti di riflessione e di approfondimento, in presenza e online: dall’omaggio a Joseph Beuys nel centenario dalla sua nascita agli incontri dedicati a figure femminili di Casa Anatta, come la Baronessa Saint Léger, Olga Fröbe Kapteyn e Charlotte Bara, protagonista in primavera anche di un’esposizione al Castello San Materno. Tornerà al Monte Verità anche Stefania Mariani, con una passeggiata teatrale nella natura, in cui lo spettatore sarà protagonista di un’esperienza immersiva. Il programma completo di manifestazioni, mostre ed eventi su www.monteverita.ch.
Cantiere in albergo
Anche l’hotel, complesso architettonico costruito da Emil Fahrenkamp e inserito dall’Ufficio beni culturali tra gli edifici protetti a livello cantonale, sarà prossimamente oggetto di alcuni interventi di ristrutturazione. Ha appena superato senza opposizioni la pubblicazione all’albo comunale del Borgo la domanda di costruzione per il restauro delle facciate e la sostituzione degli infissi, lavori affidati all’architetto Gabriele Geronzi e per i quali si prevede un investimento intorno ai due milioni di franchi.
Il dono del Barone
Il Monte Verità di Ascona, ricordiamo in conclusione, è di proprietà cantonale dal 1964 per volere testamentario del Barone Eduard von der Heydt, banchiere dell’ex imperatore Guglielmo II e uno dei maggiore collezionisti di arte contemporanea ed extraeuropea. Nel 1989 il Canton Ticino e il Politecnico federale di Zurigo istituiscono la Fondazione Monte Verità e i Congressi Stefano Franscini, piattaforma di incontro per lo svolgimento di congressi internazionali di altissimo livello scientifico.