La verità secondo Cerutti: «Sono il capro espiatorio»
«Ritengo che la mia sospensione dalla funzione di capo dicastero fu inutile; che affidare l’inchiesta al solo segretario comunale sia stato un errore; che l’inchiesta non ha appurato criticità nella conduzione del dicastero AIM; che se in questo processo decisionale sono stati commessi degli errori, essi non possono essere attribuiti al sottoscritto senza esserlo anche ai colleghi di Municipio; che gli evidenti errori di comunicazione fra Municipio e Commissione della gestione siano la vera ragione delle polemiche nate; e che in molti hanno trovato comodo farmi svolgere la funzione di capro espiatorio a protezione propria».
A parlare è il municipale di Mendrisio Massimo Cerutti. Ed è un fiume in piena. Dopo le note vicissitudini che lo hanno visto coinvolto in questo 2023, culminate con la conferma della sua sospensione dalla conduzione del dicastero AIM da parte dell’Esecutivo (a fine giugno), Cerutti ha deciso di prendere posizione, e di difendersi ripercorrendo l’iter della mancata acquisizione delle reti AIL in territorio di Mendrisio che ha provocato quella che l’Esecutivo ha chiamato «crisi di fiducia».
Cerutti parte dalla decisione di sospenderlo temporaneamente dalla conduzione del Dicastero AIM – datata 25 gennaio – e dal gruppo di lavoro costituito appositamente per «riesaminare e ricostruire il processo comunicativo tra il Dicastero AIM, il Municipio e la Gestione». I risultati di questa analisi sono riassunti in un rapporto che hanno potuto visionare solo i municipali e i commissari della Gestione. «Nel comunicato (diffuso dal Municipio il 23 giugno e che confermava la sospensione di Cerutti, ndr) è stato scritto che il Municipio è preoccupato delle criticità emerse nella conduzione del Dicastero AIM, senza però dare informazione su quali sarebbero tali criticità e quindi sull’esito dell’inchiesta del gruppo di lavoro», evidenzia a tale riguardo Cerutti in un lungo comunicato stampa.
Strategie discordanti
Il messaggio sull’acquisto delle reti AIL da parte di AIM è stato accolto dal Legislativo i 7 marzo 2022, si premette nel testo. «L’inchiesta dà informazioni circa i primi contatti tra le aziende dopo la decisione del Consiglio comunale – avvenuti senza il coinvolgimento del capo dicastero – già nel periodo aprile/giugno 2022 e poi attesta un’importante discussione in data 27 luglio nella quale è stato affrontato il tema delle tempistiche del passaggio delle reti». In quell’occasione, aggiunge Cerutti, «fu chiaro» che AIL riteneva impossibile svolgere tutte le funzioni per il trapasso delle reti entro la fine del 2022 «e che pure AIM conosceva quella realtà». Cerutti scrive che le AIL avrebbero voluto un rinvio dell’operazione a fine 2023, ma «AIM elaborò un’ipotesi di lavoro differente»: un passaggio giuridico della proprietà delle reti entro fine 2022 con il mantenimento «della gestione operativa da parte di AIL fino a conclusione dei lavori di realizzazione delle premesse tecniche necessario per il passaggio anche della gestione». Di questo incontro Cerutti fu informato solo a inizio settembre, si legge nel testo. Il Municipio ne parlò il 27 settembre e fu deciso «di insistere sull’ipotesi di lavoro delle AIM». Di questa nuova ipotesi non fu informata la Gestione e il 25 ottobre il Municipio approvò il Preventivo AIM per il 2023 (che includeva il passaggio delle reti AIL entro fine 2022).
Il 9 novembre ci fu poi una telefonata importante. Cerutti spiega di essere stato contattato dal presidente della direzione delle AIL che gli chiese «di cercare di convincere il Municipio che la soluzione ipotizzata era inopportuna e che le AIL ritenevano necessario un rinvio a fine 2023». Di questo scambio, l’Esecutivo discusse il 15 di quel mese ma «il Municipio non volle cambiare idea, esternando irritazione verso le AIL». Cerutti aggiunge che la discussione avvenuta in Municipio «non fu verbalizzata, per ragioni non spiegate, ma il rapporto ne conferma svolgimento e contenuti». La Gestione restò ancora all’oscuro delle novità perché, il 23 novembre, fu confermato in commissione che «entro fine anno sarebbe stato sottoscritto il contratto di cessione».
Il cambio di rotta, per Cerutti, avvenne a inizio dicembre, quando la notaia stava preparando l’atto di cessione. «Dopo un contatto con il direttore delle AIL, apparentemente avvenuto il primo dicembre, l’atteggiamento della direzione delle AIM cambiò. Il giorno successivo la notaia viene informata del rinvio della data del trapasso a fine 2023». Il Municipio aderisce a tale idea, «unanimemente», il 6 dicembre. Arriviamo a fine dicembre: il 27 la direzione delle AIM «fu incaricata di concordare un contratto con le AIL». Anche questa volta la Gestione non viene informata, se non il 10 gennaio, «creando quindi le premesse per gli aggressivi attacchi contro la mia persona» della seduta di Legislativo del 18 gennaio.
Cerutti conclude di aver rinunciato «a formulare passi giuridici contro le decisioni municipali», in quanto l’accaduto «è di natura chiaramente politica».