LAC: Lugano Arte e Curve

LUGANO - La sera del 19 novembre – eccezionalmente per quella sera – l'acronimo LAC potrà essere declinato in un altro modo. Lugano Arte e Charme ad esempio, oppure Lugano Arte e Curve. Non andiamo oltre. Sta di fatto che la finale di Miss e Mister Ticino organizzata da Franco Taranto suscita una riflessione «identitaria» sul centro culturale cittadino: indipendentemente dalla qualità o dalla riuscita del concorso di bellezza – al quale faranno da corollario una mostra con gli artisti Alex Doll, Erni e Jo Fabbri e, il 18 novembre, una tavola rotonda – ci può stare che il LAC ospiti anche questo genere di eventi, oppure sono da considerare fuori tema, vista la vocazione principale della struttura? Diciamo «identitaria» perché l'immagine che riuscirà a veicolare il centro culturale, soprattutto nei suoi primi anni di vita, dipende anche dalle scelte sui contenuti da ospitare.
Valutare di volta in voltaIl capodicastero Roberto Badaracco premette che la manifestazione è stata promossa da Taranto prendendo in affitto la sala eventi e pagando il relativo canone (circa 16 mila franchi) e che la Città partecipa unicamente con un contributo di mille franchi in virtù dell'indotto creato. Palazzo civico non ha invece concesso il patrocinio, dato che il concorso di bellezza «non riveste un'utilità pubblica». «Come detto – commenta Badaracco – si tratta di un evento privato. In questi casi, se la proposta non è fuori luogo e non intralcia la programmazione del centro culturale, gli spazi vengono concessi». Il municipale è comunque consapevole che la manifestazione è privata solo sulla carta, in realtà possono partecipare tutti acquistando un biglietto su Internet, e che quindi il confine con un evento promosso dallo stesso LAC è parecchio sfumato. «In questi casi bisogna stare attenti a non generare confusione – ammette Badaracco – e valutare di volta in volta i contenuti che vengono proposti all'interno del centro culturale».
I diversi punti di vista sulla questione a pagina 11 del CdT di oggi.