«L'accordo non esiste più, ma la porta è sempre aperta»

Ha suscitato speranza in valle Leventina ed in Ticino in generale - e anche un po’ di scetticismo, non va negato - il progetto da 120-150 milioni di franchi per la realizzazione di un’accademia per sportivi d’élite, come riferito sabato dal Corriere del Ticino, con fulcro l’ex Sanatorio di Piotta. Un’iniziativa che creerebbe un centinaio di posti di lavoro svelata per la prima volta nel 2016 ma che, per un motivo o per l’altro (soprattutto a causa della guerra in Ucraina), era in un certo senso finita in «naftalina». Ora sembrano invece esserci le basi (e i finanziatori) per mettere in cantiere l’infrastruttura auspicata dalla Ice Sport International Academy con sede a Lugano facente capo all’imprenditore kazako Timur Azimov, il quale è amministratore unico. Prima, però, dovrà essere elaborato lo studio di fattibilità come auspicato da Cantone e Comune. Il rapporto sarà finanziato dalla stessa società anonima.
Sulla falsariga di USA e Canada
Sono dunque pochi, al momento, i dettagli del progetto che trapelano. Quello che si sa, allo stato attuale, è che all’ex Sanatorio (in disuso dal 1962, rilevato nel novembre 2016 dalla ISI Academy, che l’ha acquistato dal Cantone per 750.000 franchi) verranno ricavate le aule scolastiche. Nell’area della centrale del Ritom troveranno invece spazio i dormitori per i 500 fra ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni che seguiranno le lezioni impartite dai docenti del centro di formazione. Infine, in zona industriale a Piotta, sono previsti degli impianti sportivi. Stando a quanto ci risulta con ogni probabilità una piscina ed una o più palestre e magari anche una seconda pista di ghiaccio nonché degli spogliatoi. L’idea è quella di creare un campus sulla falsariga di quelli tanto in voga negli Stati Uniti e in Canada, dove gli allievi (in particolare giovani promesse dell’hockey e del pattinaggio artistico) possono coniugare lo studio e l’attività fisica praticando la disciplina nella quale eccellono. E preparandosi così per le università più prestigiose al mondo. A suo tempo era persino stato siglato un contratto di franchising con una scuola a stelle e strisce, a dimostrazione di quanto si faccia sul serio.

Fra cifre e programmazione
E la Gottardo Arena, in tutto questo, che spazio avrà? Lo abbiamo chiesto direttamente al presidente dell’Hockey club Ambrì Piotta Filippo Lombardi. «Con la società dell’imprenditore kazako era stato sottoscritto un contratto d’affitto decennale per un utilizzo del ghiaccio pari a 1.000 ore all’anno. Un accordo che entrambe le parti avrebbero potuto disdire qualora uno dei due progetti (quindi il moderno stadio multifunzionale inaugurato nel settembre 2021 e l’Accademia per sportivi d’élite, il cui primo colpo di piccone potrebbe essere dato nel 2024 o nel 2025; n.d.r.) non fossero stati pronti in tempo. Lui lo ha disdetto. Dunque non esiste più, allo stato attuale, un vincolo contrattuale che ci lega», esordisce il nostro interlocutore. Calcolando un prezzo indicativo di 300 franchi all’ora, nelle casse biancoblù sarebbero entrati 300.000 franchi all’anno dall’«affitto» della pista progettata dall’architetto Mario Botta. Una somma importante, sì, ma non decisiva nell’economia di un club come l’HCAP.
«Interessante per la regione»
Certo è, puntualizza Filippo Lombardi, che se qualcuno si facesse vivo «per chiederci di utilizzare la Gottardo Arena dovremmo sederci attorno ad un tavolo e discuterne, considerando naturalmente le esigenze delle squadre dell’HCAP a tutti i livelli. La nostra porta è sempre aperta». Secondo il presidente biancoblù e municipale di Lugano, che negli scorsi anni aveva potuto farsi un’idea a grandi linee dell’iniziativa promossa con convinzione da Timur Azimov, «per la regione si tratta di un bel progetto che necessita di un investimento sostanzioso. Se ho ancora visto e/o sentito l’imprenditore kazako? Siamo rimasti che ci aggiorniamo una volta all’anno. Ho appreso pure io dal vostro giornale, sabato, che ci sono adesso degli sviluppi nel progetto che sta portando avanti da tempo...».
Il prossimo passo sarà, lunedì 11 settembre (a due anni esatti dal primo ingaggio alla Gottardo Arena), la decisione del Consiglio comunale di Quinto sul credito di 80.000 franchi per lo studio di fattibilità. Dato per scontato il sì del plenum, se non utilizzato il credito decadrà a fine 2024.
