L’Admiral verso un record nell’anno del 20.esimo compleanno
Ne sono passati di visitatori dalle porte vetrate dell’Admiral di Mendrisio da quando, 20 anni fa, la casa da gioco ha aperto le sue porte per la prima volta. Quasi 10 milioni. Era il 9 ottobre ed era un mercoledì, ricorda chi a quel tempo c’era già: il presidente del Consiglio di amministrazione Michele Rossi. L’apertura risale al 2002 ma il lavoro dietro le quinte è iniziato prima, ha ricordato ancora Rossi durante la conferenza stampa indetta per presentare la settimana di festeggiamenti che accompagneranno il compleanno: «Prima dell’apertura ci sono stati due anni di lavoro intenso, c’è stata tanta carta da preparare». Anche perché, prima di quella data, di casinò in Svizzera non ce n’erano. È con l’entrata in vigore della Legge sulle case da gioco (nel 2000 appunto) che si inseriscono nel panorama ricreativo elvetico. «Abbiamo presentato la nostra richiesta per aprire l’Admiral a Berna e il Consiglio federale ha dovuto vagliare 60 candidature. Dopo un anno di attesa abbiamo ricevuto risposta positiva».
Diversificare la clientela
Guardando il casinò mendrisiense oggi, e in generale il mondo del gioco d’azzardo, sembrano trascorsi molto più di 20 anni da quell’ottobre 2002. Lo ha sottolineato anche Emanuela Ventrici, condirettrice dell’Admiral: «In 20 anni il settore è cambiato moltissimo, basti pensare che agli inizi si usavano le monetine nelle slot machine, cosa al giorno d’oggi impensabile».
Oggi non si è però parlato solo di passato. Ma anche di presente, nello specifico della settimana di festeggiamenti organizzata per il compleanno (ci torneremo tra poco), e di futuro. Perché se l’Admiral ha riscosso successo in questi anni – riuscendo ad esempio a classificarsi al primo posto per cifra d’affari tra tutti i casinò svizzeri nel 2006, traguardo che forse ripeterà quest’anno, «è una possibilità vera, più di un sogno», è stato sottolineato dal condirettore Nicola Cristofalo – è perché ha saputo diversificare la sua offerta e arricchirla. Una strategia che è sempre attuale: «Uno dei nostri progetti futuri riguarda il riuscire a rivolgerci e attirare anche una clientela diversa – ha spiegato Ventrici –. Finora siamo stati più un casinò per la massa, dal bet basso. Ora, grazie anche ad alcune modifiche di legge che consentono puntate e vincite più alte, possiamo ambire ad accogliere anche una clientela high roller (chi è propenso a giocare somme elevate, ndr) e vogliamo provare a farlo. Anche perché i nostri servizi collaterali, come la gastronomia, ce lo permettono». Restando in tema di progetti futuri, ora come ora molte energie sono dedicate al rinnovo della concessione ventennale per le case da gioco concessa a livello federale, «ma in arrivo ci sono anche altre novità, come nuove slot».
Il programma
Dal futuro, al presente. Per celebrare la ricorrenza è stata organizzata una settimana di attività straordinarie, dedicate ai partner istituzionali e commerciali, al personale e agli ospiti. Il desiderio è infatti di coinvolgere tutte le persone che hanno contribuito alla storia finora vincente della casa da gioco momò. «Se siamo qui è anche grazie al nostro ottimo team – ha evidenziato Cristofalo –. Io c’ero già nel 2002, ho iniziato come croupier. Ma sono ben 32 i dipendenti che sono ancora con noi dopo 20 anni».
Da oggi e per tutta la settimana chi si recherà al casinò (e al FoxTown) sarà accolto da un gonfiabile e da una maxi-ruota che consentirà a tutti di portare a casa un gadget. Venerdì 7 ottobre si terrà poi un torneo di poker «one day». Sabato 8 ottobre aperitivo offerto a tutti gli ospiti e possibilità di ammirare una mostra fotografica. Domenica 9 ottobre, giorno del compleanno, ci sarà prima una colazione speciale per tutti i collaboratori e poi, nel primo pomeriggio, un torneo di punto banco – «pensato soprattutto per la nostra clientela cinese, che per noi è imprescindibile e importantissima da sempre» ha concluso Ventrici –. Per finire una cena di gala.
I numeri del successo
La casa da gioco sta vivendo un periodo «molto buono, sopra le aspettative». Malgrado il coronavirus e malgrado la vicinanza con altri casinò vicini. Lo ha confermato la direttrice Ventrici. Ma in fondo quella dell’Admiral è una storia vincente da 20 anni. Le cifre snocciolate da Rossi lo testimoniano: 1,5 miliardi di cifra d’affari totale in 2 decenni, 80 milioni di contributi di pubblica utilità, 10 milioni di visitatori totali. «Sicuramente un impatto importante sul territorio».