L'amore di Sisma per la Valascia
Ci ha giocato, come portiere dei Giovani discatori della Turrita, e ci è andato da tifoso, fin da piccolo, assieme al padre. La demolizione non poteva dunque lasciarlo indifferente. Amos Zoldan, rapper bellinzonese che si è fatto strada in Svizzera a suon di rime, ha dedicato una canzone (di più: un messaggio d’amore) a uno dei luoghi che in quarant’anni di vita gli ha fatto battere ripetutamente il cuore. «È la Valascia» è il suo omaggio musicale alla storica pista dell’Hockey club Ambrì-Piotta di cui, oramai, non restano che le macerie.
Positivi i primi riscontri
«Quando vengono toccati i sentimenti, mi scateno. Non ho potuto resistere anche in questo caso. Appena ho saputo che era stato aperto il cantiere ho deciso di mettere nero su bianco le emozioni che stavo vivendo. Che, credo, senza la pretesa certamente di parlare a nome di tutti, sono le stesse di moltissime persone a Sud delle Alpi ma non solo. Quanti ricordi, quanti attimi felici ma anche tristi, ci uniscono quali tifosi dell’HCAP. La Valascia rimarrà per sempre nei nostri cuori. Il mio giocatore preferito? Senza dubbio Yuri Leonov», esordisce interpellato dal CdT Amos Zoldan, nato e cresciuto a Sementina, oggi domiciliato a Zurigo dove vive con moglie e figlie.
L’obiettivo è quello di raggiungere con il brano «tutto il popolo biancoblù, che di sicuro si riconoscerà in quello che canto». I primi riscontri sono buoni, molto buoni, grazie anche e soprattutto alla costante presenza di Sisma sui social che gli permette di raggiungere un vasto pubblico. Mentre al momento non è giunto nessun feedback da parte dei vertici del sodalizio altoleventinese. Nel brano il 40.enne canta che «la casa di un popolo fedele» si sarebbe meritata «un finale più degno». Tant’è, la Valascia «comunque vada ha scritto pagine di storia» che non verranno mai scordate; si tratta di «un nuovo capitolo della nostra fiaba».
Legato al territorio
«Sono un artista molto legato al territorio, che si nutre di passioni. È da vent’anni esatti che sono lontano dal Ticino, vero, ma non l’ho dimenticato e mai lo farò. A dimostrazione di ciò ci sono le canzoni che ho dedicato durante il lockdown a Sementina, il mio paese, oggi quartiere della capitale, e nel 2014 all’Associazione calcio Bellinzona, altra squadra per cui tifo», sottolinea il rapper, di professione consulente tecnico per studi di ingegneria, una professione che gli consente di girare la Svizzera in lungo e in largo.
Fra premi e collaborazioni
Classe 1982, si è avvicinato alla musica hip hop da adolescente. All’attivo vanta quattro album da solista, l’ultimo dei quali («Circolo vizioso», uscito nel novembre 2020, contraddistinto da sonorità anni Novanta) è stato quello che più di altri è stato baciato dal successo. «Sto lavorando al quinto, che secondo i piani dovrebbe essere pubblicato la prossima primavera. Sarà un po’ diverso dai precedenti, in quanto vi saranno delle collaborazioni con altri artisti. Di più al momento non posso svelare…», puntualizza, sorridendo, Sisma.
Il quale nel 2010 si è aggiudicato il «Reprezent d’honneur», un prestigioso riconoscimento assegnato ai rapper in Romandia. Un premio che gli aveva garantito un posto, quale rappresentante della Svizzera italiana, nei The Swiss Avengers, progetto interculturale che aveva riunito quattro cantanti delle diverse regioni linguistiche del nostro Paese. «A livello artistico il Ticino non ha nulla da invidiare alla scena hip hop del resto della Confederazione. La differenza la fanno invece le strutture ed il supporto che viene assicurato agli artisti nonché il sostegno che c’è fra questi ultimi, i quali si supportano a vicenda», chiosa Sisma.
Maggiori informazioni sul rapper bellinzonese e le sue produzioni le trovate sul sito Internet www.linea23.ch o seguendolo su Facebook ed Instagram.