Lanciata l'iniziativa per abolire il «balzello» sui parcheggi
«È una tassa inutile e inefficace che colpisce i ticinesi, non i frontalieri». È sulla base di questo ragionamento che un comitato interpartitico (formato da UDC, PLR e Centro/PPD) ha lanciato stamane la raccolta firme per abolire la tassa di collegamento tramite un'iniziativa popolare legislativa. Sono tre, in estrema sintesi, gli argomenti messi sul tavolo in favore dell'abolizione del tanto discusso «balzello» sui posteggi, votato dal Gran Consiglio nel 2015 e poi approvato dal popolo alle urne nel 2016.
Innanzitutto - hanno fatto notare durante la conferenza stampa Piero Marchesi (UDC), Gianluca Padlina (Centro/PPD) e Cristina Maderni (PLR) - la tassa di collegamento è inefficace nel perseguire il suo scopo principale: diminuire il traffico. In secondo luogo, secondo il comitato interpartitico, in questo momento di difficoltà finanziarie e di aumento del costo della vita, non è opportuno «mettere nuovamente le mani nelle tasche dei cittadini». Infine, i tre partiti che sostengono la proposta hanno fatto notare che la tassa di collegamento (contrariamente a quanto si potrebbe pensare) non colpisce i frontalieri, bensì soprattutto i ticinesi e i residenti, in particolar modo coloro che vivono nelle regioni più discoste e nelle Valli.
Concretamente, ora il comitato promotore avrà tempo fino a inizio febbraio 2023 per raccogliere le 7 mila firme necessarie per portare il popolo a votare (nuovamente) sul «balzello» sui parcheggi.