L’anno nuovo in Ticino inizia con l’aurora boreale
Il 2025 in Ticino inizia con gli effetti speciali. Allo scoccare della mezzanotte, infatti, una debole aurora era visibile anche in diverse regioni del cantone. Lo fa sapere MeteoSvizzera, parlando di uno spettacolo difficilmente visibile a occhio nudo ma immortalato dalle immagini notturne delle webcam di montagna.
Un fenomeno già avvistato nel 2024, a maggio e ad ottobre, alle nostre latitudini. Questa volta di debole entità, e breve durata, ma comunque osservabile nei primi minuti del 2025.
Secondo MeteoSvizzera, probabilmente quest’anno potremo assistere ad ulteriori aurore boreali, grazie all’attività solare che è tuttora in crescita. Il Sole ha ormai raggiunto il picco del suo ciclo di 11 anni circa: nel corso dei prossimi mesi sono attesi nuovi brillamenti solari e, secondo gli esperti, la Terra potrebbe ancora essere colpita da tempeste geomagnetiche che potrebbero rivelarsi anche più potenti di quelle avvenute nel 2024.
Secondo l'Agenzia statunitense per l'atmosfera e gli oceani, NOAA, potrebbero esserci dunque nuove occasioni per ammirare lo spettacolo delle aurore polari anche a basse latitudini e nello stesso tempo satelliti, comunicazioni radio e reti elettriche potrebbero esposti al rischio di subire danni e blackout.
Ultimamente è più facile incrociare un'aurora boreale poiché il Sole si trova in quello che gli astronomi chiamano «picco» del suo ciclo solare di undici anni. Di fatto, al culmine del ciclo solare, i poli magnetici del sole si invertono e la nostra stella, di riflesso, passa da uno stato fiacco a uno attivo e tempestoso. «Nel momento di massima quiete – scrive la NASA – il Sole è al minimo solare; durante il massimo solare, invece, il Sole esplode con brillamenti ed eruzioni solari». L'attuale ciclo di undici anni, il venticinquesimo dall'inizio delle registrazioni nel 1755, è iniziato nel 2019. Si prevede che raggiunga il picco proprio quest’anno.
Le aurore si verificano quando le eruzioni solari inviano verso la Terra un flusso di particelle elettricamente cariche chiamate ioni. Queste particelle cariche poi si scontrano con i gas dell'atmosfera terrestre intorno ai poli magnetici: la luce viene emessa a varie lunghezze d'onda, dando vita a spettacoli colorati che lampeggiano e turbinano nel cielo.
Alle nostre latitudini l’osservazione ad occhio nudo è spesso insoddisfacente, in particolare nel caso di deboli aurore. Solo con l’ausilio della fotografia a lunga esposizione, anche fatta con un semplice cellulare, è possibile osservare pienamente questi fenomeni luminosi.
Per le osservazioni MeteoSvizzera consiglia il sito SpaceWeatherLive.