Mendrisio

L’arte dell’improvvisazione fa «volare» La Filanda

Nel 2024 il centro culturale ha superato le 150.000 visite, facendo registrare un nuovo record – Anche la biblioteca continua a crescere, confermandosi il primo istituto di prestito ticinese – «Siamo diventati bravi a improvvisare, con grazia e calma»
©TiPress/Francesca Agosta
Lidia Travaini
24.04.2025 06:00

«Diventare bravi a improvvisare non avviene da un giorno all’altro. È il risultato di un costante allenamento mentale e di esperienze che ci mettono alla prova. Significa imparare a gestire l’incertezza con grazia e calma, adattandosi con agilità alle circostanze mutevoli». È a queste parole di Gianrico Carofiglio che La Filanda affida l’incipit del proprio rapporto d’attività 2024. Una sorta di elogio dell’arte dell’improvvisazione in cui filanderi e staff si riconoscono: «Si adatta perfettamente alla sfida con la quale anche La Filanda è confrontata quotidianamente – si spiega nel recente rapporto –. Dopo sei anni di esperienza e di allenamento, si può affermare con piacere, e anche con un certo orgoglio, che i filanderi e lo staff sanno ormai accogliere l’imprevisto con grazia e calma, perché la capacità di improvvisare è entrata nelle corde di tutti». L’imprevisto nel centro culturale mendrisiense «è sempre dietro l’angolo – si aggiunge –! Saper improvvisare è una qualità importante e quasi indispendabile per saper rispondere prontamente alle attese del pubblico, risolvere problemi in tempi celeri, evitando lungaggini e potenziali conflitti e per mantenere alta l’attrattiva».

L’anno migliore

Traducendo in numeri la capacità di accogliere l’imprevisto, si ottiene un 2024 da record, il migliore anno dall’inaugurazione del 2018. Lo scorso anno La Filanda ha superato per la prima volta la soglia delle 150.000 entrate, raggiungendo quota 150.313 (nel 2013 le entrate erano state 146.758, l’anno precedente 124.954). «Dal 2018 La Filanda ha registrato una regolare crescita, interrottasi solo durante la pandemia», si legge nel rapporto.

Da record, di riflesso, anche la media giornaliera dei visitatori, che ha raggiunto le 425 unità (nel 2023 erano state 416). «I giorni cosiddetti "tranquilli" sono sempre più rari... Il meteo ha certamente una certa importanza sull’arrivo dei visitatori, ma anche la ricchezza del programma gioca un ruolo importante». Il dettaglio sulle visite mensili aiuta a capire meglio questa citazione: l’estate è infatti il periodo con minore frequenza (solo il mese di agosto ha registrato meno di 10.000 visite), i mesi più freddi sono invece più gettonati, ottima tuttavia l’affluenza anche nel periodo primaverile (oltre 13.000 visite in aprile, maggio, ottobre, novembre e dicembre). Il calo durante i mesi estiti è tuttavia meno evidente che negli anni scorsi: «In passato, dopo la chiusura delle scuole a metà giugno si percepiva un netto calo di pubblico che durava fino al ritorno sui banchi, mentre oggi, si registrano affluenze cospicue anche d’estate».

Terzo Luogo ambito

L’affluenza è strettamente connessa alle proposte in agenda. E il calendario del La Filanda è fitto e ricco. Nel 2024 sono state organizzate 1.957 occasioni di incontro, suddivise in 1.758 attività (momenti gratuiti e ricorrenti in gran parte ideati e animati dai filanderi) e 199 eventi (momenti gratuiti e unici). «La Filanda rimane fedele al concetto di Terzo Luogo coniato dal sociologo Oldenburg negli anni Ottanta, ovvero di uno spazio per l’interazione sociale informale e libera, essenziale per la democrazia. Si nota che l’idea continua a mietere consenso».

Da un record all’altro

Il successo della Filanda è inscindibile da quello della biblioteca ospitata all’interno del centro culturale. «Da quando la Biblioteca cantonale di Mendrisio ha trovato casa all’interno de La Filanda il numero di prestiti è aumento progressivamente, fatta eccezione per l’anno 2020. Questa tendenza è stata confermata anche nel 2024: sono stati prestati circa 46.600 media (nel 2023 erano stati 43.000, ndr). Per il terzo anno consecutivo, la biblioteca di Mendrisio si conferma come primo istituto di prestito tra le quattro sedi cantonali». Da un record, all’altro, verrebbe da dire. Suddividendo i prestiti per categoria, il 34% riguarda la narrativa, il 33% i libri per ragazzi, il 15% la saggistica, il 15% i DVD e il 2% altro (riviste, giochi, attrezzi, ecc).

Alchimia e magia

«Ebbene sì. Ammettiamolo. La Filanda funziona a gonfie vele. Il perché è difficile da capire fino in fondo», si legge in conclusione. Oltre a fattori «ovvi» – si spiega –, quali l’apertura generosa, gli spazi ampi, la libertà d’azione, la gentilezza dei filanderi e lo slancio di tutti gli attori che vogliono contribuire, «c’è dell’altro: forse un pizzico di fortuna per avere lanciato un modello nuovo e inusuale nel momento giusto? È indubbio che La Filanda sia nata sotto una buona stella e l’alchimia di tanti fattori, che si sommano giorno per giorno, genera la vera e propria magia di questo luogo».

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