«L'autosilo si sta alzando»
«Cosa succede e cosa dobbiamo aspettarci all’autosilo di piazza del Sole a Bellinzona?». Attraverso un’interrogazione i consiglieri comunali Matteo Pronzini, Angelica Lepori e Giuseppe Sergi (Verdi-FA-MPS-POP) chiedono lumi al Municipio su quelle che definiscono alcune «fessurazioni», in particolare «in corrispondenza delle entrate». L’autosilo «si sta alzando», affermano i consiglieri preoccupati. Per i quali «sembra che al momento della realizzazione per evitare l’effetto sollevamento furono fatti degli ancoraggi attivi permanenti posti in verticale, in piena falda». Domandano all’Esecutivo se corrisponde al vero e se sono state eseguite delle perizie prima e dopo la costruzione. Dal canto sua alla società anonima proprietaria non risulta che la struttura si stia «sollevando», per così dire. Siamo profani in materia, ma dall'occhiata che abbiamo dato nel pomeriggio effettivamente non sembra essere il caso. Ma, come detto, ben lungi da noi trarre delle conclusioni.
Ancoraggi e affini
Le domande di Pronzini, Lepori e Sergi sono molto tecniche. «Corrisponde al vero che l’edificio, per contrastare la spinta della falda, è stato ancorato al sottosuolo attraverso ancoraggi attivi permanenti posti in verticale? È possibile che questa soluzione risulta essere azzardata? Esistono esperienze e sistemi simili o gli ancoraggi sono posti in altro modo, anziché verticalmente, per analoghe opere?», chiedono i consiglieri comunali del gruppo Verdi-FA-MPS-POP. I quali vogliono sapere se l'Esecutivo, negli scorsi anni, ha commissionato una perizia sullo stato dell'autosilo di piazza del Sole e se sono stati effettuati dei controlli da parte dei progettisti.
Il tetto è l'agorà
L'autosilo, ricordiamo, è stato realizzato negli anni 1997-1998. Il tetto è l'agorà che lo sovrasta, un quadrato di 60 metri di lato. «La sua pavimentazione è un disegno di lastre di granito di 43×43 centimetri, posate in maniera solo apparentemente casuale e che compongono un pavimento senza giunti. Il loro numero e la loro posizione permettono al cemento di non creare fessure di dilatazione. L’acqua viene eliminata grazie ad una pendenza unica e regolare che scorre in una fessura nascosta su di un lato della piazza. Ai quattro lati della piazza vi sono i quattro corpi emergenti in cemento armato, di forma particolare, a punta, che segnalano la presenza dell’autosilo. Quattro piramidi rovesciate e sezionate che entrano con la punta nel suolo», si legge sul sito Internet dello studio di architettura del compianto Livio Vacchini, che quello spazio ai piedi del Castelgrande l'ha progettato nel 1999. A più riprese, nell'ultimo ventennio, la politica bellinzonese ha chiesto un concorso d'idee per valorizzare la piazza, luogo per antonomasia per eventi, manifestazioni e concerti.