Prostituzione

Le luci rosse stanno per riaccendersi?

Ex Motel Castione: una società ticinese sarebbe intenzionata a riaprire in tempi brevi il postribolo chiuso lo scorso 21 gennaio dopo il fallimento della SA che lo ha gestito per undici anni - Sotto la lente un settore che come tanti altri ha subito le conseguenze della pandemia
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
03.03.2022 16:27

Quando quello che era un sussurro si trasforma in una voce e poi ancora in un’altra, quasi sempre qualcosa di vero c’è. L’ex Motel Castione, il postribolo chiuso il 21 gennaio scorso dopo la posa dei sigilli da parte dell’Ufficio esecuzione e fallimenti, dovrebbe riaprire a breve. Stando alle informazioni raccolte dal CdT, le trattative fra una società ticinese e la SA proprietaria del complesso sono in fase avanzata e potrebbero concludersi entro la fine del mese.

Di più al momento non si sa. Le bocche in questi casi restano cucite. Nemmeno il Municipio di Arbedo-Castione ne sa nulla, come appurato dal nostro giornale nelle scorse ore, ma ciò è normale in quanto se i negoziati andassero davvero in porto le autorità comunali verrebbero informate solo in un secondo momento. D’altronde il bordello è in regola (è stato il primo nel Sopraceneri a diventare casa d’appuntamenti «ufficiale», nella primavera 2017) e negli ultimi anni non vi sono stati problemi di ordine pubblico.

«Non aveva senso continuare»

L’esperienza durata undici anni dell’ex società che gestiva Casa Yasmine (come si chiama oggi) si è chiusa un mese e mezzo fa dopo che la Pretura del Distretto di Bellinzona ne ha decretato il fallimento. E ciò in quanto la SA non ha versato il recupero d’imposta milionario a favore dell’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) per il periodo 1. luglio 2010-31 dicembre 2015. «Non avrebbe più avuto senso continuare, anche perché l’AFC sarebbe tornata a bussare alla nostra porta per il periodo dal 2015 al 2021 per altri milioni. Spiace soltanto che non abbiano tenuto conto delle testimonianze delle ragazze, le quali hanno sempre agito a titolo indipendente prestando dei servizi di natura sessuale», affermano persone vicine alla società da noi interpellate.

Finiti i tempi d’oro

Le donne, appunto. Al momento della chiusura nel postribolo di Castione erano attive 10 prostitute. Poche, se si considera che le camere sono 32. Ma ciò non è affatto una sorpresa. La pandemia ha sferrato un duro colpo al settore a luci rosse ticinese ma non solo. I clienti sono diminuiti, e di molto anche. Finiti i tempi d’oro degli anni Novanta-inizio Duemila, quando i principali bordelli del nostro Cantone facevano segnare cifre d’affari annue di 3-5 milioni di franchi. Negli ultimi due anni gli importi si sono più che dimezzati. Sta di fatto che quasi tutte le «artiste» che hanno dovuto lasciare in fretta e furia Casa Yasmine hanno nel frattempo trovato un’occupazione in alcuni lupanari del Sottoceneri.