Le sfide per le case anziani del Mendrisiotto

L'ente che raggruppa cinque strutture della regione è già all'opera da qualche mese. Tra burocrazia, qualità e trasparenza, il presidente Giorgio Comi ci parla dei cantieri aperti
Giorgio Comi.
Red. Online
02.07.2018 06:00

MENDRISIO - Il nuovo Ente case anziani del Mendrisiotto (ECAM) è ormai operativo da qualche mese. Il suo presidente, che è anche municipale a Mendrisio, Giorgio Comi in un'intervista percorre con noi i primi passi affrontati: dalla regolazione della situazione finanziaria, alla riorganizzazione dell'amministrazione dell'Ente che ora raggruppa cinque delle strutture della regione (Torriani 1 e 2 e La Quiete di Mendrisio, Santa Lucia di Arzo, Cabrini di Rancate e Girotondo di Novazzano). Ma l'ECAM gioca d'anticipo anche su questioni delicate come la trasparenza nella gestione o i problemi con l'organico che sempre più spesso, le cronache lo confermano, le case di riposo si trovano ad affrontare. A tal proposito, insieme ad un'esperta esterna, l'Ente sta facendo degli audit allo scopo di preparare un vademecum qualitativo che funga da base per il futuro e che definisca delle procedure trasparenti riconoscibili, intercambiabili tra le strutture, mettendo così in pratica anche lo scambio delle eccellenze. Si tratta di un progetto voluto dalla direzione per diminuire il rischio di errore e assicurare la miglior qualità di vita possibile ai residenti.