Dino

L'ennesima nuova vita della villa dal passato sofferto

L’ex albergo che domina la piazza del paese nell’ultimo ventennio ha ospitato una clinica psichiatrica, una scuola privata e un asilo nido, e in tutti i casi vi sono stati strascichi penali - Ora c’è un progetto per inserirvi un centro medico
©Gabriele Putzu
Federico Storni
22.06.2022 06:00

Dopo alcuni anni di chiusura, la villa dal colore acceso che domina la piazza di Dino (l’ex capolinea del tram che portava in centro) si prepara ad accogliere nuovi ospiti e a rinascere come centro medico. Per insediare la nuova attività nell’edificio vuoto da almeno tre anni (e occupato solo per pochi mesi nell’ultimo ventennio) saranno necessari dei lavori per mettere mano in particolare alle canalizzazioni. Lavori (non eseguiti) che erano stati tra i motivi della dell’ultima attività presente in loco.

Se parliamo della villa non è infatti è per il probabile arrivo del centro medico (anche se una simile attività è probabilmente d’interesse per gli abitanti diDino e dintorni). Piuttosto, l’interesse pubblico è dato dalle vicende passate dell’edificio, suo malgrado finito questo secolo più volte sotto i riflettori.

Ventennio travagliato

È stato, invero, solo l’ultimo ventennio a essere turbolento. Il secolo scorso - la villa è del 1902 - l’edificio è stato un albergo prima e poi, dagli anni Ottanta, una clinica psichiatrica. Fino al 1998, quando il fondatore finì in carcere (verrà poi condannato diversi anni più tardi per truffa alle casse malati). A livello pianificatorio la villa è inserita in zona EPP (edificio privato a interesse pubblico) e dunque ne è escluso un uso residenziale. Acquistata da una società luganese, a inizio anni Dieci l’edificio ha ospitato una scuola elementare e un asilo privati, ma tempo pochi mesi ed è intervenuta l’autorità a sospendere l’attività, con strascichi penali. Stessa sorte, pochi mesi di attività, per un asilo nido privato nel 2018: costretto a chiudere perché la società proprietaria della villa non aveva compiuto dei lavori urgenti alle canalizzazioni impostigli dalla Città. Nel 2019 l’edificio era stato messo all’asta dall’Ufficio esecuzione, ma la proprietà era riuscita ad annullarla, salvo poi riproporla nel 2021, stavolta su base volontaria, come disse allora la titolare. Asta che andò deserta e villa che rimase in pancia alla banca titolare dell’ipoteca, che ora ha trovato un nuovo interessato.

Anche una sala urgenze

A sottoscrivere un diritto di compera è stata la società PiuArch Engineering di Chiasso: «Con il nostro progetto vogliamo tornare a dare dignità all’edificio e crediamo di offrire un servizio molto interessante per chi abita nei paraggi», ci ha detto il titolare. Il progetto prevede l’inserimento di otto studi medici nonché di un centro di fisioterapia con 4 studi con annessa una palestra di riabilitazione, di un laboratorio di analisi con la sala radiografie e di una sala urgenze per prestazioni di pronto soccorso (a tal proposito all’esterno verrà realizzato un posto riservato per l’ambulanza). Sul retro dell’edificio si intendono inoltre realizzare 16 parcheggi a servizio della struttura, che - si stima - avrà un’utenza pari a 200 persone al giorno.

Oltre a tutto ciò, verranno ovviamente sistemate anche le canalizzazioni che tanti problemi hanno causato in passato, nonché - leggiamo sulla domanda di costruzione - «asportato il materiale deposto in modo abusivo dal precedente proprietario».

E, per tagliare con il recente passato, spariranno i colori accesi: «Le facciate attuali vengono mantenute ma pitturate a nuovo di un colore in toni pastello ancora da definire». Si prevedono 6-9 mesi di cantiere.

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