L'ex direttore delle medie ha compiuto abusi anche a scuola
L’ex direttore delle medie di Lugano centro che ha avuto rapporti sessuali con una sua allieva è stato rinviato a giudizio, come noto. In attesa del processo, filtrano alcuni dettagli sull’atto d’accusa firmato dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri. Il più significativo, anticipato dalla RSI, è il fatto che alcuni degli atti sessuali contestati al docente (anche se non è ancora chiaro quali; se baci, toccamenti o addirittura rapporti sessuali) siano stati commessi anche fra le mura della sede scolastica, seppur fuori orario. È avvenuto due volte: una nell’ufficio del professore e una in un’aula. Tutti gli episodi hanno visto protagonista la stessa ragazza (con cui l’uomo aveva una relazione sentimentale) tranne che in un’occasione in cui l’ex docente ha palpeggiato un’amica, tra l’altro in presenza della vittima principale. Oltre al reato di atti sessuali con fanciulli, il trentanovenne, comunque reo confesso, dovrà rispondere di un’altra imputazione: somministrazione a fanciulli di sostanze pericolose per la salute, per aver dato alle ragazze delle bevande alcoliche, anche pesanti. Il processo, come annunciato, si terrà con la formula del rito abbreviato. Accusa e difesa (patrocinatore dell’imputato è l’avvocato Davide Ceroni) hanno trovato un accordo sulla pena (tre anni di carcere, di cui sei mesi da espiare, a cui va aggiunta l’interdizione a vita dall’esercizio di qualsiasi attività che implichi contatti regolari con minorenni). La parola finale, comunque, spetterà alla Corte.