LiberaMente, un progetto CdT per (e nelle) scuole

LiberaMente. Un avverbio, ma anche un gioco di parole. Per riflettere o, meglio, far riflettere. Nel corso dell’anno scolastico 2023-24, il Corriere del Ticino ha sviluppato e portato nelle scuole un progetto pilota – al quale hanno preso parte due classi di prima liceo, a Savosa e a Lugano1 – con l’obiettivo di condividere assieme agli allievi momenti di riflessione sulla libertà di pensiero. Allo stesso tempo, il progetto ha favorito lo sviluppo del ragionamento critico e ribadito la necessità dell’approfondimento e della ricerca delle fonti. Aspetti, questi, che inevitabilmente hanno toccato tanto il giornalismo quanto le materie studiate durante l’anno, come la storia e l’italiano.
L’attività, incentrata in particolare sul ruolo del giornalismo quale strumento per contrastare la disinformazione e le cosiddette fake news, con particolare accento sulle nuove tecnologie, dai social network all’intelligenza artificiale generativa, si è svolta sull’arco di tre appuntamenti con le classi. Una formazione a 360 gradi che, da un lato, ha consentito agli insegnanti di acquisire strumenti replicabili con altre classi e adattabili ad altre fasce di età e, dall’altro, ha permesso agli allievi di toccare con mano (anche attraverso specifiche esercitazioni) tutto ciò che ruota attorno a una notizia. Detto della disinformazione e delle fake news, il tema portante di questo primo ciclo di incontri è stato quello della sostenibilità.
Considerando l’ottimo riscontro avuto e tenendo presente gli spunti per migliorare l’offerta, il CdT ha chiesto e ottenuto di poter tornare, con un progetto allargato, nelle scuole cantonali per l’anno 2024-25. Il tutto tenendo fede al mandato del nostro quotidiano, ovvero quello di garantire un’informazione attenta e verificata, oltre ad aiutare lo sviluppo dello spirito critico e della libertà di pensiero.
Di seguito, i video-riassunti di quanto fatto nelle due classi.