Il caso

Licenziamenti a Guess, «inaccettabile quanto accaduto»

L'OCST critica fortemente quanto accaduto presso la sede di Bioggio: «Licenziati per aver denunciato casi di minacce e mobbing in azienda, necessario un incontro urgente con la direzione»
©Gabriele Putzu
Red. Online
17.10.2024 16:41

«Non si può assolutamente accettare quanto accaduto presso la società di moda che ha sede a Bioggio». Inizia così il comunicato stampa dell'OCST, che ha preso posizione sui circa venti licenziamenti presso la sede luganese di Guess. LaRegione, che questa mattina ha anticipato la notizia, ha parlato di denunce da parte dei collaboratori per casi di «minacce, mobbing, discriminazioni di genere e di natura estetica, molestie e continue ritorsioni» all'interno dell'azienda. Le persone a cui è arrivata la disdetta di lavoro sarebbero state prese di mira proprio per aver denunciato al presidente della Guess, alle risorse umane, al sindacato e al laboratorio di psicopatologia cantonale una «situazione inaccettabile che si protraeva da diversi anni».

L'OCST, criticando duramente quanto avvenuto nella sede di Bioggio, sottolinea: «A fronte della denuncia di "mobbing, minacce, discriminazioni di genere e molestie sul posto di lavoro" presentata da diversi collaboratori, la direzione ha inizialmente dato l’impressione di voler avviare un'inchiesta per accertare i fatti e prendere adeguate misure contro i responsabili. Trattandosi tuttavia di un alto dirigente, ha poi deciso di scaricare i collaboratori che con coraggio avevano evidenziato la grave situazione! In poche parole, la direzione di Guess ha deciso di agire come fanno gli struzzi, mettere la testa sotto la sabbia per non affrontare e risolvere il problema e, anziché prendere provvedimenti contro il responsabile, ha colpevolmente licenziato chi ha subito e denunciato. Insomma un esercizio veramente ammirevole di responsabilità sociale d’impresa».

Il sindacato conclude: «Pertanto OCST ha inoltrato alla direzione Guess una richiesta urgente d’incontro per chiarire le responsabilità e ristabilire la situazione. Auspichiamo infine che le persone coinvolte vengano ascoltate e tutelate di fronte a soprusi tanto inaccettabili».