Dopo il fulmine

Linea Lugano-Ponte Tresa: «Siamo di nuovo al 100%»

I tecnici, con un lavoro certosino, hanno individuato i componenti guasti e hanno proceduto con le sostituzioni – Roberto Ferroni: «Da domani treni ogni quarto d'ora»
© CdT/Chiara Zocchetti
Marcello Pelizzari
02.03.2025 18:30

«Siamo al 100%». Roberto Ferroni, direttore delle Ferrovie Luganesi (FLP), è una persona felice. Al settimo cielo, quasi. I tecnici, con un lavoro indefesso, «hanno individuato tanti componenti guasti e hanno proceduto con le sostituzioni». Al momento, la linea Lugano-Ponte Tresa «è completamente ripristinata» precisa il nostro interlocutore. Certo, non è stato facile ritrovare la normalità. «Penso alla componentistica, in particolare, e al fatto di trovare esattamente dove fossero i problemi. Parliamo di tanti, piccoli guasti e tante, piccole rotture. I nostri tecnici hanno seguito gli schemi uno a uno e, finalmente, possiamo dire che è tutto a posto». Da domani, quindi, i treni torneranno a circolare ogni quarto d'ora. 

All’origine dei disagi, e degli straordinari cui sono stati costretti i tecnici delle FLP e alcuni operai specializzati giunti apposta da Losanna, andati in pratica palmo a palmo alla ricerca dei componenti guasti, un fulmine che, venerdì alle 23.40, ha colpito un convoglio a Cappella Agnuzzo, danneggiandolo e intaccando altresì il funzionamento del sistema di sicurezza che regola i passaggi a livello, le barriere e gli scambi. «Scariche dell’intensità di quella che ha centrato il nostro convoglio possono fare danni anche a distanza» aveva spiegato ieri proprio Ferroni. Per questo, non è stato facile individuare il guasto e, ancora, il ritorno alla citata normalità è slittato rispetto alle stime iniziali.

Considerevoli, soprattutto in un primo momento, i disagi causati dal fulmine: sabato, per dire, sulla linea ferroviaria i treni non hanno potuto circolare nelle due direzioni contemporaneamente. Di riflesso, i collegamenti sono stati organizzati con cadenza oraria. Successivamente, i convogli hanno ripreso a circolare in contemporanea nelle due direzioni con partenze ogni mezz’ora.

Ad avere la peggio, venerdì notte, è stato il treno colpito dal fulmine. La scarica elettrica, infatti, lo ha messo fuori uso. Tant’è che è stato necessario trainarlo in officina. «È ancora troppo presto per quantificare i danni sia dal punto di vista tecnico, sia da quello finanziario» aveva detto sempre Ferroni. Se ne riparlerà domani, lunedì. Intanto, è bene sottolineare la prontezza con cui hanno reagito le FLP tutte: «Tecnici e operai hanno lavorato senza sosta, dandosi il cambio certo ma, in sostanza, garantendo i lavori per due notti consecutive. La reazione è stata ottima. Tutti si sono detti disponibili. Il nostro obiettivo, sin dal principio, era ristabilire l'orario entro domani mattina. Ce l'abbiamo fatta».