Lo schiaffo può essere educativo

BELLINZONA - Tirare uno schiaffo a un figlio può rientrare nel cosiddetto "diritto di correzione del genitore" e non per forza deve provocare un procedimento penale. È quanto osservato dalla Corte d?appello che ha scagionato una madre del Bellinzonese che nel 2012 era stata riconosciuta colpevole in Pretura penale di lesioni semplici "per avere intenzionalmente cagionato un danno al corpo del figlio minorenne colpendolo alla guancia". Una sentenza pubblicata in questi giorni e destinata a far chiarezza in un campo delicato ove occorre sempre tener conto del contesto dei fatti. Ebbene, partendo dalle conseguenze del gesto, il certificato medico riferiva la presenza, sul viso del bimbo, di un ematoma di tre centimetri allo zigomo e dolori alla palpazione. Il giudice della Pretura aveva ritenuto che lo schiaffo realizzasse gli elementi del reato di lesione semplice. Di diverso parere la Corte d?appello – presieduta dalla giudice Giovanna Roggero-Will – che ha prosciolto la donna. La stessa si era opposta sostenendo di non aver avuto volontà di fare del male al figlio e di non avere preso in considerazione una simile eventualità (ritenuto che "non ricordava di avere anelli, né pensava che potevano provocare lesioni"). "In concreto il dolore causato non può che ritenersi minimo», osserva la Corte aggiungendo che la gravità dell?ematoma va relativizzata risultando di dimensioni ridotte, praticamente un "puntino" non più evidente di un brufolo. In considerazione andava semmai preso l?addebito di vie di fatto. Senza dimenticare che l?avvio del procedimento necessitava di una valida querela "che, in concreto, non esiste ritenuto come essa sia stata sporta dal genitore non detentore dell?autorità parentale" (l?ex compagno della donna, ndr).Il Corriere del Ticino ha sentito i pareri del professor Franco Zambelloni, studioso e docente, il quale osserva che "se, dato il contesto, la mamma fosse stata giudicata colpevole, anche diversi genitori e maestri avrebbero potuto essere in passato considerati come dei criminali".Di parere diverso la presidente della Fondazione Svizzera italiana per la protezione dell?infanzia Myriam Caranzano-Maitre: "Uno schiaffo non è mai giustificato. Uno schiaffo non ha nulla di educativo".E tu come la pensi? Rispondi al sondaggio in alto a destra!