Lo sport come veicolo turistico
Un campus sportivo per una capitale al passo coi tempi e viepiù attrattiva a livello turistico. Piace, e non potrebbe essere altrimenti (visto che va nella direzione auspicata), alla Commissione della gestione cittadina la via tracciata dall’ente autonomo Bellinzona Sport. In collaborazione con la SUPSI e con il supporto del competente ufficio cantonale e dell’OTR regionale si sta elaborando un progetto di sviluppo strategico che mira appunto, primariamente, a creare un’area destinata alla pratica delle diverse discipline. Non nascerà dal nulla, ça va sans dire. Nel senso che le basi già ci sono, e si chiamano Parco urbano, bagno pubblico, stadio Comunale, il campo sintetico e la palestra della Ginnastica.
Sforzi apprezzati
I dettagli verranno svelati all’inizio dell’anno prossimo, ma l’idea fa breccia nella Gestione che nel suo rapporto (relatore Vito Lo Russo, PLR) invita il Legislativo che si riunirà in seduta lunedì prossimo ad approvare il mandato di prestazione 2023 fra Bellinzona Sport ed il Municipio con il relativo contributo di poco superiore ai 4 milioni di franchi: “La maggioranza dei commissari apprezza gli sforzi che l’ente mette in campo e si augura che anche tutti gli altri attori facciano la loro parte: i partner che ruotano attorno agli eventi sportivi che si svolgono nelle nostre infrastrutture devono riuscire a creare le giuste condizioni per accogliere e promuovere il benessere di sportivi e accompagnatori (ad esempio rispettando la carta etica nello sport e garantendo un’adeguata accoglienza sia sportiva che logistica, ristorazione e alloggio compresi)”. Il punto è chiaro, per i commissari (tutti tranne il leghista Sacha Gobbi e Giuseppe Sergi del gruppo Verdi-FA-MPS-POP): veicolare pure a livello turistico le infrastrutture sportive della Turrita.
Un anno normale
L’importo messo a disposizione di Bellinzona Sport nei prossimi dodici mesi sarà superiore di 202 mila franchi rispetto al preventivo di quest’anno. I margini di manovra per risparmiare, d’altronde, sono limitatissimi: le uscite per il personale, l’energia e la manutenzione corrispondono al 90% del totale; idem per quanto riguarda le eventuali entrate, con poche possibilità di aumentarle. “Il progetto in corso di sviluppo strategico della Bellinzona sportiva (atteso per metà 2023) permetterà di capire quanto importante sarà questo margine nei prossimi anni”, puntualizza l’Esecutivo nel messaggio. L’ente a medio-lungo termine dovrà infatti trovare il modo di contenere i costi ed incrementare i ricavi. Una sfida, come detto, tutt’altro che facile. La base di partenza è un 2022 che, dopo due anni pandemici, dovrebbe chiudersi meglio di quanto preventivato. E questo nonostante, ad esempio, il rincaro dei costi energetici a seguito del conflitto in Ucraina.
Corsi di nuoto: meno iscritti
Per il resto la maggioranza della Gestione auspica che si possa porre un freno alla diminuzione del numero di partecipanti ai corsi di nuoto estivi. E questo “nonostante la qualità sia aumentata notevolmente. I commissari invitano di nuovo l’ente a cercare delle soluzioni atte ad aumentare la partecipazione da parte dei bambini a questo importante appuntamento”.