Grono

Lo stemma lo scelgono i cittadini

Domenica gli abitanti dell’ente locale bassomesolcinese saranno chiamati ad esprimersi su due proposte per il nuovo emblema comunale - Fra tradizione e modernità per un appuntamento storico
Il sindaco Samuele Censi con l’allora consigliera di Stato Barbara Janom Steiner. (Foto Reguzzi)
Alan Del Don
06.02.2019 18:09

Entrambi non chiudono la porta al passato, anche se in modi diversi. Affinché gli abitanti possano avere, per sempre, un ricordo del tempo che fu. I cittadini di Grono domenica sono chiamati alle urne per scegliere lo stemma comunale a seguito dell’aggregazione dello stesso Grono con Leggia e Verdabbio. Due le proposte che strizzano l’occhio agli abitanti dell’ente locale bassomesolcinese realtà dal 1. gennaio 2017: “Tre identità in un unico scudo” di Danilo Tognola (Roveredo) e “Legame armonico” di Jason Piffero (Locarno). Si tratta dei progetti ritenuti più meritevoli dallo speciale gruppo di lavoro che ha valutato le 25 idee pervenute ed avallate prima dal Municipio e poi dal Legislativo che non ha peraltro espresso preferenze su uno o l’altro degli emblemi. La Commissione araldica cantonale ha in seguito dato la sua approvazione. E ora, come detto, spetta alla popolazione avere l’ultima parola.

In “Tre identità in un unico scudo” si riprende la configurazione dello stemma del Cantone Grigioni suddiviso in tre distinti campi che richiamano i simboli presenti nelle precedenti raffigurazioni: la foglia di acero verde (Grono, il cui nome deriva dall’accrescitivo del lombardo “agher”, acero: fino al XIV si chiamava Agrono), il grappolo d’uva (Verdabbio) e la corona con la croce (Leggia). Anche i colori sono stati mantenuti, rispettivamente verde-bianco, blu-giallo e giallo-rosso. Nel “Legame armonico” viene presa in prestito la foglia d’acero (più piccola, per tre volte, con gli steli intrecciati a rappresentare l’avvenuta fusione) abbinandola ai colori (sullo sfondo) degli ex stemmi di Leggia e Verdabbio. Emerge un senso di armonia, di unione nel rispetto della tradizione. Sarà curioso vedere quale sarà l’opinione degli aventi diritto di voto; la giuria aveva decretato vincitrice la proposta “Legame armonico”. “È una tappa importante del processo aggregativo. La scelta dello stemma segue l’uniformizzazione dei vari regolamenti e anticipa l’ultimo grosso cantiere, quella della revisione totale della pianificazione locale che ci occuperà nei prossimi anni. Posso tranquillamente affermare che finora si è lavorato in modo molto costruttivo per il bene del paese”, rileva il sindaco Samuele Censi. L’emblema dovrà essere poi approvato dal Consiglio di Stato (si tratta di una pura formalità); l’entrata in vigore è prevista, indicativamente, per il 1. luglio. Complessivamente si stima una spesa di circa 30.000 franchi per adeguare gli stampati, il materiale d’ufficio e quant’altro.

Una chicca, per concludere. All’inizio degli anni Cinquanta la popolazione di Grono respinse alle urne il nuovo scudo imposto dal Governo (tre foglie d’acero su sfondo giallo) che nel 1948 aveva annullato quello in vigore fino a quel momento perché troppo simile all’emblema del villaggio retico di Trun. A distanza di quasi settant’anni saranno ancora i cittadini a decretare da quale stemma desiderano essere rappresentati.