Imposte

L'onda lunga di Kering: Bioggio e Vezia alla cassa

I due Comuni dovranno rimborsare il colosso della moda: il suo contributo fiscale degli scorsi anni era stato sovrastimato – La causa è da ricercare nelle vicende internazionali che hanno investito il gruppo portandolo a ridurre la sua presenza in Ticino – Cifre segrete
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Giuliano Gasperi
17.01.2023 06:00

Di solito vi raccontiamo della situazione opposta. Cioè di enti pubblici che stimano le loro entrate fiscali in modo prudente (a volte molto prudente) e poi si trovano a contare migliaia o milioni di franchi di sopravvenienze che cambiano il volto o addirittura il segno dei loro bilanci. A Bioggio e Vezia è successo il contrario e ambedue i Comuni, secondo nostre informazioni, dovranno rimborsare un’azienda il cui contributo fiscale era stato sovrastimato. La stessa azienda: Kering, il colosso della moda che quattro anni fa, in seguito alle accuse di aver frodato il fisco italiano e quello francese facendo figurare più utili del dovuto in terra elvetica, aveva deciso di ridimensionare la sua presenza in Ticino con tutte le conseguenze economiche del caso per il nostro Cantone, di cui era il contribuente più importante. Finora, tuttavia, avevamo parlato solo di entrate che verranno a mancare, non di denaro da restituire. Il segreto fiscale non permette di sapere quanto esattamente sono chiamate a versare Bioggio e Vezia e se le cifre a loro carico sono da considerarsi definitive.  

Fra previsioni e certezze

Gli unici numeri che abbiamo a disposizione sono le stime aggiornate del gettito complessivo citate nei preventivi dei due Comuni. Gettito che Bioggio ha visto scendere dai 18,4 milioni di franchi del 2018 ai 14,7 del 2019 (quando è cominciata la smobilitazione di Kering) con un calo di 3,3 milioni per la categoria delle persone giuridiche. Vezia invece è passata dagli 8,1 milioni del 2018 ai 6,6 dell’anno successivo, con il contributo delle persone giuridiche crollato da 3 milioni a poco meno di 700 mila franchi. E negli anni successivi, com’è andata? La stima di Vezia parla di un gettito totale di 5,7 milioni nel 2020 e di 5,6 nel 2021. Bioggio prevede invece di incassare 16,1 milioni per il 2022 e 16,8 per l’anno in corso. In ambedue i casi le cifre sono meno consolidate rispetto a quelle relative al 2018 e 2019, perché per diversi contribuenti non sono ancora stati emessi i conteggi definitivi. È proprio nel lasso di tempo che intercorre fra stime e certezze, che si materializzano le sopravvenienze o le sottovenienze. Del resto, quando allestiscono i loro bilanci, i Comuni hanno bisogno di cifre che la macchina amministrativa, in quel momento, non può fornire (l’accertamento è di competenza del Cantone e talvolta, soprattutto per i contribuenti più grossi, richiede anni). Per questo devono basarsi su previsioni dettate dai numeri degli anni passati o dalle indicazioni che possono fornire, informalmente, i contribuenti stessi. E come in ogni previsione, l’errore è dietro l’angolo. Ma il caso in questione è diverso. Unico, potremmo dire. È infatti verosimile che le sottovenienze di Bioggio e Vezia siano legate alle vicende fiscali internazionali che hanno interessato Kering. Un errore nato da lontano, quindi. Difficilmente prevedibile, praticamente inevitabile.

A tempo debito

Nonostante le rispettive somme da versare a Kering, i Municipi di Bioggio e Vezia hanno proposto di mantenere invariati i loro moltiplicatori: 57% per Bioggio, 85% per Vezia. Il Preventivo di Bioggio (approvato dal Consiglio comunale) ipotizza per quest’anno un disavanzo di 406 mila franchi, mentre quello di Vezia un deficit di 570 mila. E a Vezia, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, a dicembre, il sindaco Roberto Piva ha accennato, pur senza entrare nei dettagli, della sottovenienza fiscale che si è venuta a creare. A Bioggio invece non se n’è parlato. Non ancora almeno. Da noi contattato (premettendo che sul caso specifico non rilascerà dichiarazioni nel rispetto del segreto fiscale, come del resto ha fatto anche il collega di Vezia) il sindaco Eolo Alberti ha fatto sapere che i consiglieri comunali verranno informati «a tempo debito». Un’occasione potrebbe essere il voto sul Consuntivo, durante il quale il plenum di Bioggio dovrà anche esprimersi sul mantenimento del moltiplicatore al 57%. Da capire, infine, se anche Cadempino è alle prese con un problema simile. Ieri non ci è stato possibile raggiungere il sindaco per un commento in merito.

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