L’operaio non ce l’ha fatta, nel 2022 è l'incidente numero tredici
In via Ghiringhelli a Bellinzona, oggi pomeriggio, bastavano le lacrime versate silenziosamente da una donna per capire la drammaticità di quanto era accaduto a pochi metri di distanza, nel cantiere per la realizzazione di un complesso residenziale. Moglie di uno degli operai al lavoro, in quei concitati minuti era in contatto costante per cercare di comprendere la reale portata di quanto accaduto ad alcuni colleghi del marito. E dal telefono giungevano notizie ben poco rassicuranti, a tratti tragiche. Il bilancio, aggiornato in serata dalla Polizia cantonale, fa stato di un ferito leggero e, purtroppo, di un morto: si tratta di un 44.enne cittadino bosniaco domiciliato nel Bellinzonese. Rimasto intrappolato sotto le macerie, è stato recuperato senza vita. Nel comunicato la polizia precisa che il malcapitato è deceduto sul colpo. Il secondo operaio, un 49.enne portoghese del Locarnese, ha riportato ferite lievi.
Il forte botto
L’infortunio è capitato poco dopo le 13.30 su un cantiere per la costruzione di uno stabile residenziale promosso dall’Istituto di previdenza del Cantone Ticino, a pochi passi dal centro. In base ad una prima ricostruzione e per cause che l’inchiesta di polizia dovrà stabilire, la scala in cemento interna ha ceduto travolgendo i due operai. Forte il botto sentito nei paraggi, che ha fatto subito temere il peggio. La prima valutazione medica, resa nota dalla Polizia verso le 16, parlava di ferite lievi per uno dei due malcapitati; in quel momento erano però ancora in corso gli sforzi per liberare dalle macerie un suo collega. In serata, come detto, è poi giunto il drammatico annuncio: l’uomo è morto. Sul posto erano intervenuti i pompieri di Bellinzona con l’Unità di intervento tecnico e i soccorritori della Croce Verde nonché gli agenti della Polizia cantonale e, in supporto, i colleghi della PolCom della Città. Al fine di prestare sostegno psicologico alle persone coinvolte è stato richiesto pure l’intervento del Care Team. Per facilitare i soccorsi e l’inchiesta, via Canonico Ghiringhelli è rimasta a lungo chiusa al traffico nel tratto tra le intersezioni con via Nizzola e via Bertoni. Diversi passanti, probabilmente ignari di quanto capitato, sono apparsi un po’ indispettiti per l’inconveniente. Nel frattempo altri agenti giungevano sul posto, mentre all’interno del cantiere, per tutti gli altri off limits, gli ispettori della Polizia scientifica procedevano come da prassi con i rilievi e le ricostruzioni necessarie a capire l’esatta dinamica dell’accaduto. Tra i presenti anche un ex operaio in pensione. Ci parla di quanto sia fragile l’esistenza e di quanto sia rischioso lavorare su un cantiere, ieri come oggi. «Pure accanto a casa mia ce n’è uno e noto ogni giorno come sia frenetica la vita di queste persone», afferma dal canto suo un anziano fermatosi davanti allo sbarramento.
I precedenti
Quest’anno, prima di quello registrato oggi, vi erano stati altri 12 infortuni sul lavoro in Ticino: cinque nel Bellinzonese, altrettanti nel Locarnese ed uno a testa nel Luganese e nel Mendrisiotto. Purtroppo due erano sfociati nella morte di altrettante persone; oggi la terza vittima. Il primo incidente con esito letale si era registrato ad Agno il 27 gennaio. Un 51.enne operaio confederato di una ditta esterna stava eseguendo dei lavori all’interno di un’azienda attiva nella produzione di sistemi di automazione e di lavorazione quando è rimasto schiacciato sotto un tornio industriale. L’uomo era deceduto sul posto. Il 15 maggio a Semione, in Valle di Blenio, un 66.enne del Canton Lucerna aveva invece perso la vita sul cantiere di un’abitazione in fase di ristrutturazione. Il corpo dell’anziano era stato trovato in una zona di difficile accesso tra due falde del tetto: avrebbe perso l’equilibrio mentre stava svolgendo dei lavori alla canna fumaria della casa.
Progetto da 20 milioni
Il «Parc en Ciel» - promosso dall’Istituto di previdenza del Cantone Ticino con un investimento di 20 milioni - dalla prossima estate è destinato a diventare un nuovo quartiere residenziale della capitale. Quattro palazzi di altrettanti piani per una quarantina di appartamenti che verranno affittati. Il progetto è stato elaborato dallo studio di architettura Cattaneo & Associati di Bellinzona. Oltre agli stabili ci sarà spazio per la rivalorizzazione del parco che si unirà con quello dello stabile amministrativo 3 del Dipartimento del territorio.