Lotta al littering anche in valle

VERZASCA - «Grazie... per portare a casa i rifiuti!». È l'invito che si legge (in quattro lingue) su una ventina di cartelli che sono apparsi in questi giorni all'imbocco dei sentieri della valle Verzasca. Cartelli che sono stati fatti allestire dalla Fondazione Verzasca nell'ambito di una campagna anti-littering avviata in collaborazione con il progetto «Territorio e montagne pulite», promosso dal Dipartimento del territorio (DT). La campagna, che gode anche del sostegno dell'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli, è volta «a combattere l'abbandono di rifiuti su suolo pubblico e quindi a incoraggiare uno smaltimento corretto degli stessi nel rispetto della valle», spiega al CdT Alessandro Speziali, coordinatore del Masterplan Verzasca. Al di là di ricordare ai turisti e alla popolazione di gettare la spazzatura nei numerosi cestini e container sparsi per il territorio, «la campagna è anche pensata per sensibilizzarli a riportare a casa i propri rifiuti».Si tratta della prima valle ticinese che aderisce alla campagna anti-littering, promossa dalla Divisione dell'ambiente con il coordinamento della Consultati SA, e che coinvolge da tre anni numerosi enti, associazioni e capanne della Svizzera italiana.
La promozione di un turismo sostenibile e di protezione del territorio veicolata dalla campagna anti-littering si inserisce bene, come sottolinea il nostro interlocutore,nella logica del Masterplan della Verzasca, «che rimane poroso a qualsiasi nuova e bella iniziativa». Una cinquantina i progetti che rientrano nel piano di sviluppo regionale. Iniziative concepite per rendere più attrattiva la valle, ma anche allo scopo di incentivare i turisti a fermarsi almeno una notte in Verzasca. Come il progetto di albergo diffuso, «che sta muovendo i suoi primi passi», fa sapere Speziali. «È stata ultimata la ristrutturazione del primo rustico – continua – e lo stesso è agibile a partire da questo mese; mentre entro il 2020 si vorrebbe aprire la rinnovata osteria insieme ad altri due nuovi rustici».