Lotta alla zanzara tigre, idee buone ma non applicabili

Le preoccupazioni espresse sono condivise, ma tecnicamente è irricevibile la mozione tramite cui i Verdi suggerivano il lancio a Bellinzona di un progetto pilota e la distribuzione gratuita presso la popolazione di prodotti repellenti contro la zanzara tigre. Questo, almeno, è il parere della Commissione Piano regolatore, ambiente ed energia, come si legge nel rapporto che in sostanza segue quanto già espresso dal Municipio, ovvero la non praticabilità della proposta per motivi formali. Criticando quanto sinora fatto dalla Città in questo ambito e invitando l’Esecutivo ad ispirarsi a quanto invece realizzato da altre realtà in Ticino, i consiglieri comunali Ronnie David e Giulia Petralli avevano chiesto la messa in campo di tre crediti per gestire il problema, evidenziando la difficile situazione riscontrata la scorsa estate e ponendo l’accento su «possibili risvolti a livello di salute pubblica, fisica e mentale». Si tratta infatti di un insetto che si riproduce massicciamente e può quindi costituire un importante vettore di malattie, anche alcune di quelle oramai scomparse.
«Aumentare di efficacia»
La necessità di un intervento è condivisa dai commissari, i quali auspicano che la lotta contro la temuta zanzara «possa aumentare di efficacia in breve tempo». Invitano quindi l’Esecutivo di Bellinzona, «a cui compete la pianificazione delle attività ordinarie della Città, ad attivarsi in questo senso programmando i suoi futuri interventi basandosi su esperienze cantonali pregresse e su nuove conoscenze scientifiche acquisite nel corso degli anni». Tuttavia, precisa il rapporto commissionale, «gli ulteriori e auspicati interventi proposti dai mozionanti generano dei costi che devono essere considerati dalle spese di gestione corrente e sono quindi di competenza municipale».
Questione di competenza
Il Legislativo, da parte sua, «può dare delle indicazioni in merito alla pianificazione ordinaria del Municipio solamente in sede di discussione del preventivo dell’anno di competenza». Da qui la decisione di decretare la mozione irricevibile. La parola finale, con poche speranze per l’idea così formulata, spetterà comunque come da prassi al Consiglio comunale, che si esprimerà nella seduta convocata per lunedì 27 febbraio.
