Scalo ai privati

Lugano Airport: il biglietto da visita di Owen-Jones e Bonomi

La cordata Amici dell’Aeroporto presenta se stessa e i suoi obiettivi: «Il nostro progetto non è una promozione immobiliare, puntiamo a uno sviluppo ragionevole» - Owen-Jones ha guidato L’Oreal, la famiglia Bonomi è a capo di una grossa società d’investimenti
© CdT/Gabriele Putzu
Giuliano Gasperi
05.12.2020 06:00

Si scoprono le carte, almeno parzialmente. Dopo la cordata Marending-Artioli and Partners, un altro dei sette gruppi candidati a gestire lo scalo di Agno prende posizione pubblicamente. È la cordata Amici dell’Aeroporto guidata da Sir Lindsay Owen-Jones, che ha diffuso un comunicato per presentare da chi è composta. Su quella che sarà la proposta, «stante la procedura in corso», il gruppo per il momento non entra nei dettagli. Anche – presumiamo – per non avvantaggiare gli avversari.

«La visione degli Amici dell’Aeroporto coincide con quella indicata dalla Città nel bando - leggiamo sulla nota stampa - e prevede, in caso di esito positivo della procedura e in particolare della complessa trattativa con la Città, un progetto aziendale ambizioso, sostenibile e finanziariamente solido. Non si tratta di una promozione immobiliare, ma di un progetto che ha l’obiettivo di consolidare e sviluppare ragionevolmente e durevolmente l’aeroporto». Niente cattedrali nel deserto: il messaggio sembra voler essere questo.

Pilota per venticinque anni

La cordata è divisa equamente in due parti: un cinquanta percento è detenuto da Owen-Jones con la sua Ceresia Holding SA, rappresentata dall’avvocatessa ed ex vicesindaca di Lugano Giovanna Masoni Brenni.

Per diversi anni CEO e attualmente presidente onorario di L’Oreal, azienda leader nel settore dei prodotti di bellezza, Owen-Jones si era già fatto avanti nell’ottobre dell’anno scorso, quando il destino della Lugano Airport SA non era ancora segnato. Adesso la situazione è diversa, ma l’interesse a investire dell’uomo d’affari britannico è rimasto intatto. Owen-Jones vive da tempo a Collina d’Oro e usa regolarmente lo scalo di Agno. Per venticinque anni - leggiamo sempre sulla presentazione - è stato pilota privato di elicotteri, superando le mille ore di volo. Appassionato anche di auto, è stato eletto senatore della Federazione Internazionale dell’Automobile. È inoltre un abile provetto velista, nonché mecenate di manifestazioni e iniziative sportive, culturali (sostiene l’Orchestra della Svizzera Italiana e il Museo Hermann Hesse di Montagnola), ecologiche e sociali. Owen-Jones ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui spiccano la Légion d’Honneur assegnatagli dal ministro francese degli affari esteri Commandeur per il suo contributo al Paese e la nomina a Knight Commander of the Order of the British Empire da parte della Regina Elisabetta II d’Inghilterra.

Già legati alla struttura

L’altro cinquanta percento della cordata Amici dell’Aeroporto è detenuto dalla Investindustrial Services SA, una società del gruppo Investindustrial (che fa capo alla famiglia Bonomi) rappresentata dall’avvocato Fabio Soldati. Costituita in Ticino nel 2007, la Investindustrial Services SA è la più grande per dimensioni e più importante società di investment advisory (consulenze sugli investimenti) e di servizi del gruppo Investindustrial.

Quest’ultimo è stato fondato nel 1990 da Andrea C. Bonomi, oggi presidente dell’Industrial Advisory Board nonché principale advisor della Investindustrial Services SA. Nella presentazione della cordata si aggiunge che Andrea C. Bonomi e la sua famiglia sono cittadini svizzeri ed hanno legami di lunga data con il Ticino. Come Owen-Jones, ad Andrea C. Bonomi piace volare: è pilota di aerei, elicotteri e idrovolanti.

Ma non è l’unico legame con lo scalo: il Ticino - viene sottolineato - è un’importante sede di lungo termine per il gruppo Investindustrial e numerose società di servizi e holding stabilite qui dalla costituzione di Investindustrial Services utilizzano regolarmente l’aeroporto di Agno.

Cosa succede adesso

Gli altri gruppi in corsa, oltre alla già citata Cordata Marending-Artioli and Partners, sono 24 SA (capofila Fabio De Luca), Moov Airways AG (Alvaro Nogueira de Oliveira), Northern Lights AG (Damian Hefti e Andrea Burkhardt), SKN Haryana City Gas Distribution Pvt. Ltd. (Daniel von Rechitar) e Team LUG (Raffaella Meledandri e Nicola Brivio).

L’obiettivo del Municipio, come ci aveva spiegato il sindaco Marco Borradori, è indicare entro fine anno al Consiglio comunale con quali gruppi la Città intende proseguire le trattative. Presumibilmente quindi verranno scelte due o tre formazioni con cui intavolare una trattativa diretta e non è da escludere - parole di Borradori - che i gruppi possano trovare delle sinergie tra di loro.

Le regole del gioco

Il passaggio dello scalo ai privati avverrà con la concessione di un diritto di superficie permanente dei terreni dove sorge l’aeroporto e l’utilizzo delle infrastrutture e degli stabili necessari. Inoltre
il futuro gestore potrà sfruttare la concessione per l’esercizio delle attività aeroportuali. La Città ha annunciato che non intende partecipare alle attività di gestione future dello scalo e quindi non richiederà una presenza nel CdA. Per quanto riguarda l’identità del futuro aeroporto, Lugano chiede che si tenga una porta aperta sul mercato dei voli di linea, lasciato con l’addio alla rotta Lugano-Ginevra. Se possibile, ovviamente. Se sostenibile.

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