Lugano Airport: un progetto per rifare gli hangar
Quanto accaduto all’aeroporto di Locarno è stato uno stimolo e ha spinto i proprietari a tentare di far sì che una situazione simile non si ripeta. In luglio a Magadino infatti il maltempo - soprattutto il forte vento - ha causato ingenti danni agli hangar e ad alcuni aerei che si trovavano al loro interno. Dunque ora ad Agno Erexi e Luganair, società attive da anni all’aeroporto e proprietarie appunto di una parte degli hangar presenti all’interno dell’area dello scalo, hanno depositato una domanda di costruzione per poter sostituire le attuali strutture.
Costruiti negli anni Settanta
Strutture realizzate negli anni Settanta, che ora Erexi e Luganair vogliono sostituire con dei nuovi fabbricati ecosostenibili. «La situazione venutasi a creare - viene spiegato - all’aeroporto di Locarno, con una tromba d’aria che ha fatto crollare parte di un fabbricato costruito nel medesimo periodo, ha accellerato la necessità di provvedere al più presto alla ricostruzione delle strutture secondo norme e misure adatte ai nuovi regolamenti di costruzione».
Cambiano anche gli aerei
Strutture più moderne anche per poter ospitare le nuove generazioni di aeroplani, che generalmente presentano ingombri alari più ampi rispetto a quelli di 50 anni fa. I modelli e le tecnologie, in mezzo secolo, si sono evolute ed è possibile che cambieranno ulteriormente nei prossimi decenni. Nuovi hangar intendono rispondere anche a questi cambiamenti.
Il progetto di privatizzazione
Rolf Marending, presidente del consiglio di amministrazione di entrambe le società, ha anche partecipato (con l’imprenditore Stefano Artioli) al processo di privatizzazione dello scalo di Agno. Ed è proprio elaborando il progetto da sottoporre al Municipio che ha preso forma il concetto di costruzione di tipo minergie della nuova aerostazione e degli hangar. «Purtroppo - viene spiegato - i rallentamenti in fase di concorso hanno di fatto ritardato il tutto». Erexi e Luganair ritengono dunque che ora sia necessario premere sull’acceleratore per migliorare la situazione degli hangar di loro proprietà, nella speranza che nel frattempo anche la situazione del concorso relativo all’aeroporto possa sbloccarsi. «La costruzione degli hangar - ha sottolineato Marending - si inserisce perfettamente nel progetto presentato dal gruppo Marending-Artioli, dal quale il progetto nasce, ma allo stesso tempo potrà convivere tranquillamente con qualunque sarà la soluzione futura dell’aeroporto. Erexi e Luganair saranno disponibili a collaborare con qualsiasi realtà gestirà l’aeroporto nei prossimi anni. Desideriamo che le strutture sul sedime di nostra proprietà possano essere sicure, moderne, ecosostenibili e all’avanguardia e che possano proteggere al meglio il valore degli aeromobili presenti al loro interno».
Sottoposta a Berna
La documentazione della domanda di costruzione è stata inoltrata in questi giorni alla direzione di Lugano Airport, che provvederà ora ad inviarla all’Ufficio federale dell’aviazione civile per l’eventuale approvazione. «L’aeroporto di Lugano-Agno - sottolineano i proprietari degli hangar - è una delle porte di accesso al Ticino che merita di essere valorizzata, seguendo gli esempi di St. Moritz e di Payerne, con i loro progetti che stanno in questi anni vedendo la luce».
Forniranno energia solare
«La costruzione - viene spiegato - è contraddistinta dalla semplicità e sostenibilità del progetto che prevede l’utilizzo di materiali come legno, vetro e una copertura di pannelli fotovoltaici. L’utilizzo del vetro permette agli hangar di inserirsi perfettamente nel paesaggio, evitando di fatto di creare una barriera antiestetica ai comuni vicini. Infine i pannelli fotovoltaici permettono pressoché la totale copertura del fabbisogno energetico dell’intera struttura». Che sarebbe da questo punto di vista ecosostenibile. E potrebbero anche fornire energia a parte dell’aeroporto di Lugano.