Lugano dice basta agli incentivi per le e-bike (di nuovo)

Il «revival» degli incentivi comunali per l’acquisto di una bici elettrica o per sostituirne la batteria durerà quattro anni - come la sua prima versione a inizio anni ‘10 - e terminerà con l’arrivo del 2024, fra poco più di un mese e mezzo. Lo ha deciso il Municipio di Lugano, che ha di recente abrogato la relativa ordinanza, ritenendo in sostanza, come ci ha spiegato il sindaco Michele Foletti, che vi sia stato un calo significativo della richiesta per tale contribuito e che l’incentivo fosse in ogni caso utilizzato per scopi non necessariamente compatibili con lo spirito dell’iniziativa. I soldi - ogni anno per la misura erano previsti 150.000 franchi - provenivano dal Fondo energie rinnovabili (FER) e il Municipio ha deciso di utilizzarli comunque, ma impiegandoli in progetti ritenuti di maggiore impatto a livello ambientale rispetto all’acquisto di una bici elettrica, ad esempio per contribuire a progetti legati al risanamento energetico degli edifici.
Breve istoriato
Lo strumento dell’incentivo all’acquisto di e-bike è discretamente popolare alle nostre latitudini, e diversi Comuni se ne sono dotati. Lugano addirittura è stata quasi apripista in questo senso, proponendolo già dal 2011 al 2014. Fino cioè all’emergere delle grosse difficoltà finanziarie in cui si trovava la Città: l’incentivo fu vittima delle misure di risparmio di allora. Il suo reintegro venne però richiesto a fine anni ‘10 da una mozione interpartitica sostenuta da una petizione sottoscritta da circa 600 luganesi. Un ruolo importante era anche stato giocato dalle richieste avanzate dai giovani per il clima. La Città vi aveva quindi dato seguito, ma decidendo un incentivo «dimezzato» rispetto a quanto richiesto (250 franchi al massimo sull’acquisto di una bici anziché 500, cosa che aveva attirato fra l’altro le critiche di Pro Velo Ticino, che aveva ritenuto la misura non sufficientemente incisiva). Oggi, quattro anni dopo, come visto, è caduta la nuova decisione del Municipio di farne a meno.
I motivi dell’abrogazione
A questo giro non si è trattato di una decisione legata a problemi finanziari - come visto i soldi verranno comunque stanziati, ma per altri progetti - bensì a una questione di opportunità. Come ha detto il sindaco Michele Foletti, da noi contattato al riguardo, questa «ottimizzazione» nasce da tre dati. Il primo: la richiesta della cittadinanza per questo incentivo è in calo da un paio d’anni. Nel Consuntivo 2022 si legge che i prelevamenti dal fondo FER erano diminuiti di quasi 150.000 franchi rispetto all’anno precedente e di quasi 300.000 rispetto a quanto preventivato «conseguentemente alle minori richieste di incentivi da privati, in particolare per “efficienza energetica” e per l’acquisto di e-bike». Un trend che, afferma il sindaco, si sta confermando anche nell’anno quasi finito (al momento non siamo riusciti a ottenere i dati dettagliati relativi all’utilizzo di questo incentivo dalla sua reintroduzione).
Il secondo dato, con le parole del sindaco: «Il contributo era stato introdotto per agevolare gli spostamenti casa-lavoro. Ci siamo però accorti che negli ultimi anni andava a finanziare quasi solo l’acquisto di mountain bike elettriche, cosa che fa pensare a un loro utilizzo più legato al tempo libero che agli spostamenti per lavoro».
Il terzo e ultimo dato, infine: «Il costo delle bici elettriche, specialmente quelle per l’uso in città, è diminuito parecchio negli ultimi anni». Di conseguenza, questo il ragionamento, l’incentivo si giustifica meno di un tempo. «Abbiamo quindi deciso - conclude Foletti - di ottimizzare le risorse e di reindirizzarle su altre misure che abbiano un impatto ambientale molto più importante rispetto all’utilizzo delle bici elettriche nel tempo libero».
Dove finiranno i soldi
Dove esattamente finiranno questi soldi è possibile ricavarlo confrontando il Preventivo 2023 di Lugano e quello 2024: 70.000 franchi sono destinati ad aumentare gli incentivi per l’acquisto di abbonamenti Arcobaleno, 50.000 per «manutenzione edifici», 20.000 per il bike-sharing e 10.000 per il risanamento energetico di base su immobili esistenti (per i quali è già stato concesso un sussidio cantonale). In generale, la Città intende attingere l’anno prossimo al fondo FER per 1,3 milioni di franchi.