Lugano meglio di Como? «No, il nostro Lago è ineguagliabile e insostituibile»
Non ha tardato ad arrivare la risposta, dall'altra parte del confine, all'articolo di Vogue Travel a firma Madeleine Weinfield. «Dimenticate il Lago di Como, visitate Lugano in Svizzera» aveva sentenziato la giornalista, promuovendo la città sulle rive del Ceresio poiché inserita, perfettamente, in un contesto di efficienza e «bellezza pastorale» tipicamente svizzera e, al contempo, caratterizzata da una certa italianità in termini di stile. Il portale Qui Como, oltre a riprendere parte dei concetti espressi da Weinfield per contestualizzare, al meglio, le critiche all'articolo, ha scritto: «Per quanto affascinante, Lugano manca, a nostro avviso, di quella ''italianità'' che la rende davvero unica. Il ''senso dello stile'' italiano, tanto decantato, è piuttosto latitante».
Non finisce qui: «Indubbiamente, Lugano ha un clima gradevole e una scena artistica vivace, ma, come spesso accade quando si parla di cantine e vini, l’azzardo di paragonare la produzione vinicola svizzera a quella italiana è davvero eccessivo». Detto in altri termini, il portale Qui Como non ritiene i vini ticinesi (e svizzeri) all'altezza di quelli italiani. Opinioni, si dirà, ma ci permettiamo di dissentire.
«La sola vicinanza geografica con l’Italia – prosegue Qui Como – non basta a contaminare positivamente il Canton Ticino. Certo, gli italiani che vivono lì sono numerosi e contribuiranno a infondere un po' di quel carattere nostrano. E sì, Lugano è senza dubbio affascinante e merita una visita. Ma, credeteci, non potrà mai far dimenticare il Lago di Como, un tesoro che rimane ineguagliabile e insostituibile».
Quindi, la chiosa: pur avendo «tante cose da imparare da Lugano e dalla Svizzera, è altrettanto vero che l'essere italiani non si insegna. Lo si è. Nel bene e nel male». A voi un giudizio: ai comaschi sono semplicemente girati i cosiddetti e, quindi, hanno «sfumazzato» come si dice in gergo o, davvero, Como non può essere paragonata a Lugano?