L'idea

Lugano pensa a una tassa per i bus turistici

La Città vuole mettere a disposizione delle apposite piazzole per i torpedoni in modo da essere più attrattiva al turismo che si sposta su gomma – Servono fondi, da incassare con un contributo cha va dai 50 ai 100 franchi
© CdT/ Chiara Zocchetti

Lugano potrebbe presto introdurre una tassa per i bus turistici. Il tema – e, più in generale, la gestione di questi automezzi sul territorio cittadino – è sul tavolo del Municipio dal 2017, anno in cui l’Esecutivo ha commissionato uno studio di fattibilità per capire come migliorare l’attrattività della città per il turismo che viaggia in torpedone. In buona sostanza, l’idea è mettere a disposizione delle piazzole con qualche comfort in più rispetto ad oggi. In attesa di realizzare, in futuro, nuove aree di sosta ad hoc. Ma, va da sé, questi interventi hanno dei costi. E il Municipio, che ha recentemente approvato il relativo messaggio, vuole coprirli con un’apposita tassa, destreggiandosi alla ricerca di un delicato equilibrio tra mantenersi attrattivi e far fronte alle spese future.

Ad oggi, la zona di sosta prioritaria per i bus turistici è situata in via Ciani all’altezza del futuro comparto PSE (dove i torpedoni possono sostare fino a 24 ore), oltre a due stalli in via Basilea (nei pressi della stazione) e altri due in via Mazzini (in zona Parco Florida). L’area vicino allo stadio verrà però dismessa nel corso di quest’anno, poiché nell’ambito del Nuovo Quartiere Cornaredo è destinata a diventare una zona di protezione del paesaggio. A sostituzione dei posti su via Ciani verranno realizzati otto stalli al P+R Fornaci a Pazzallo. Pur trattandosi di una soluzione provvisoria (circa dieci anni), i nuovi posteggi saranno gestiti mediante barriera e gli autisti avranno accesso ai servizi e ad una struttura chiusa in plexiglass dove trascorrere il tempo protetti dalle intemperie. Per le brevi operazioni di carico e scarico vi sono poi punti di fermata Stop&Go in riva Caccia, piazza Rezzonico, piazza Manzoni e viale Franscini.

«Sono sufficienti pochi accorgimenti per rendere più confortevole il periodo di attesa dei conducenti, mettendo loro a disposizione servizi di base (come i bagni), per generare sensibili ricadute positive in termini di attrattività», rileva il Municipio. Questo in attesa di spazi definitivi dedicati veri e propri (a questo proposito, si sta valutando la possibilità di creare un’area di sosta a nord, vicino all’uscita autostradale). Per l’Esecutivo è quindi «opportuno e utile disporre da subito e in ottica di fase pilota, della possibilità d’introdurre tasse di parcheggio per i torpedoni turistici».

Sulla base delle opinioni dei fornitori del servizio di trasporto e un paragone con le tariffe imposte dalle altre città europee, il Municipio propone una tassa fino a 50 franchi per le soste brevi (massimo 4 ore) e fino a 100 franchi per quelle di lunga durata (tariffa giornaliera). La palla è ora nel campo del Consiglio comunale.

Canalizzazioni da sistemare (e sostituire)

Il Piano Generale di Smaltimento delle Acque (PGS) è lo strumento per gestire, appunto, lo smaltimento delle acque sul territorio e che definisce gli interventi necessari da mettere in campo. Un tema di grande importanza per gli enti locali, motivo per cui il Municipio ha richiesto un credito di oltre 26 milioni di franchi per il periodo 2025-2036. La richiesta contenuta nel messaggio municipale, già adeguata all’attuale disponibilità finanziaria della Città, «risulta inferiore all'importo indicato dall'Associazione svizzera dei professionisti della protezione delle acque (che reputa necessario, per una buona manutenzione della rete infrastrutturale, procedere alla sostituzione annuale di una percentuale variabile fra l’1% e il 2% del valore complessivo della rete di canalizzazione). È quindi prevedibile nei prossimi anni un continuo peggioramento dello stato delle canalizzazioni pubbliche, di conseguenza questo compito richiederà ulteriori investimenti». Bene, ma a cosa serviranno nel concreto questi soldi? La tipologia degli interventi di canalizzazione è suddivisa in tre categorie principali: la sostituzione dei collettori esistenti (tipo danni strutturali, ad esempio allo scaricatore di piena in via Regazzoni oppure al collettore all’ex Convento dei Cappuccini), il potenziamento di questi ultimi (quello in via Simen e in Corso Elvezia) e la realizzazione di nuovi (in via Bossi e in via Nevaca). Importante sottolineare come la copertura finanziaria sia «già data dal prelievo dei contributi LALIA dalla Città di Lugano nel corso del 2023. A fine 2024 risulta già essere stato versato circa l’80% delle fatture emesse per un importo indicativo 95 milioni».

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