Verso le feste

Lyla ispira Laila e la magia del Natale accende il Ticino solidale

Il sorriso di una bimba si è trasformato in una renna che sogna di volare sulla slitta di Babbo Natale - Il libro è già esaurito, ma permette alla popolazione di conoscere due associazioni che fanno del bene, per davvero
© Sveva Croci (Facebook @21sorrisi)
Jenny Covelli
17.12.2021 06:00

Questo è un racconto magico. Di quelli che si narrano a Natale. Parla di Laila (una giovane donna), Lyla (che si pronuncia «Lila») la bimba e Lyla la renna. È una storia di amicizia, vicinanza e solidarietà. Di quelle che si portano dentro casa e si raccontano ai più piccoli, prima di andare a dormire. Lyla e la magia del Natale è un libro che è entrato nelle case di un migliaio di ticinesi e che in pochissimi giorni è andato esaurito.

La giovane donna è Laila Corti, mamma a tempo pieno di due «terremoti» che le «riempiono la vita di casini e amore». Lyla è una bambina di quasi tre anni «con gli occhi grandi, le mani piccole, i capelli biondi e con la sindrome di down». L’altra Lyla è una piccola renna con il sogno di imparare a volare per poter accompagnare Babbo Natale sulla sua slitta. Quest’ultima è figlia della penna di Laila, che nutre un amore incondizionato per il Natale e si è ispirata agli «occhioni dolci» e il «sorriso contagioso che scalda il cuore» di Lyla per creare una fiaba natalizia. Un racconto rivolto ai bambini, il cui ricavato è destinato al sostegno dei piccoli ai quali «la vita ha sottoposto delle importanti prove da affrontare» e alle loro famiglie.

© Laila Corti
© Laila Corti

Laila Corti «conosce» Lyla attraverso i social. La sua mamma, Sveva, ha infatti creato il profilo Instagram @21sorrisi in cui condivide racconti di vita quotidiana. Laila e Lyla vivono entrambe a Novazzano. In una puntata di Falò (RSI) di fine gennaio 2021 si parla di tre bimbi cardiopatici, una è Lyla. A fine servizio, il compagno di Laila, emozionato, le sottopone un’idea: «Se scrivessimo un libro per Natale devolvendo il ricavato in beneficenza?». Passa qualche mese e, poi, ecco l’ispirazione: «Era un giorno di agosto - ci spiega lei -, mi è venuta l’illuminazione e ho buttato giù la storia. Ho sottoposto il progetto all’illustratrice Rosy Gadda Conti, che conosco bene. Anche lei ne è subito stata entusiasta, ha capito esattamente come mi ero immaginata la renna Lyla e l’ha riprodotta. Mi ha detto ‘‘non posso rifiutare, mi trasmette energie positive ed è già in corso la magia’’». Detto, fatto. Nonostante i tempi strettissimi, il libro ha preso forma e Fontana Edizioni si è occupata della stampa. Le richieste sono esplose. «I social network hanno un potere pazzesco. Condividere cose simili e ricevere tanti riscontri è davvero bello. Mi mandano foto di bimbi con il mio libro, mamme e papà mi dicono come reagiscono quando gli raccontano la fiaba. Tutto questo mi emoziona, mi fa bene. Avevo il desiderio di far brillare gli occhi ai bambini, farli sognare e non essere disillusi. Quando credi tanto in qualcosa e desideri condividerlo, il messaggio diventa evidente. Aver scritto un racconto di Natale ha dato una marcia in più per far passare il messaggio. E la gente lo ha colto».

Per mamma Sveva è stata un’enorme sorpresa. «Laila non ci conosceva personalmente, eppure ha sentito la nostra storia e ha preso a cuore la mia piccola - dice -. Mi rendo conto di quanto Lyla abbia provocato una catena di amore enorme. Una bimba così piccola, che ha già passato difficoltà orribili, ora è simbolo di un racconto colmo di felicità». Quello natalizio è un periodo particolare per Lyla e la sua famiglia. Lo scorso anno hanno trascorso ben due mesi e mezzo al Kinderspital di Zurigo e l’operazione a cuore aperto sostenuta dalla piccola (la terza dalla nascita) non è stata affatto semplice. Il giorno di Natale era in cure intense. Mamma e papà hanno realmente temuto di perderla. Invece, quest’anno, il 25 dicembre lo passeranno a casa. Stanno tutti bene, compresa la sorellina appena nata. Il Natale 2021 è magico, anche perché Lyla ha un’amica renna. «La cosa più emozionante è vedere le foto dei bimbi con i libri e il nome di mia figlia - ammette Sveva -. C’è un pezzettino di Lyla un po’ dappertutto e questo per me è il regalo più grande».

Una bella iniziativa che è circolata sul web. Tanto che in meno di dieci giorni (quasi) tutte le 1.000 copie stampate sono state vendute. Le ultime sono state richieste dal reparto pediatrico dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC). Ed è qui che si compie la seconda magia. L’intero ricavato - e si sa che i ticinesi sanno essere molto generosi - sarà devoluto in beneficenza. Anche in questo caso nulla è stato lasciato al caso. Laila ha infatti scelto due enti nello specifico: Associazione Alessia e Associazione Lì&Là.

«Quando Lyla era ricoverata, ci siamo appoggiati molto ad Associazione Alessia - spiega Sveva -. Fanno davvero del bene e per noi sono stati un aiuto enorme». Dal 2004 l’ente ha contribuito in modo determinante al miglioramento delle cure pediatriche in Ticino. Ed è intervenuta migliaia di volte, dal trasporto dei bambini nei centri specializzati oltre Gottardo, all’appoggio materiale alle famiglie costrette a trascorrere lunghi periodi lontane da casa per assistere i figli malati, fino all’acquisto di materiale pediatrico all’avanguardia. «La collaborazione, principalmente con gli assistenti sociali presenti negli ospedali e le case Ronald McDonald che ospitano queste famiglie, ci consente di aiutare chi si trova in difficoltà in momenti che ti cambiano davvero la vita», ci spiega Betty, una delle due fondatrici di Associazione Alessia. E quando si ha un bambino malato, e tante necessità, gli enti si uniscono e formano una rete, per dare appoggio e sostegno.

È così che è nata l’associazione Lì&Là. «Quando siamo tornati dall’ospedale, due mie amiche mi hanno fatto trovare un calendario dell’avvento che prevedeva un pasto caldo al giorno a domicilio - racconta Sveva -. È stato un dono di inestimabile valore. Eravamo stanchi, esausti, e poterci dedicare completamente a Lyla una volta a casa ci ha davvero aiutati, oltre a farci sentire meno soli». Le tre giovani donne hanno quindi creato un ente che si propone - grazie a volontari e ristoratori - di fornire un sostegno concreto alle famiglie che hanno un/a figlio/a ricoverato/a a medio/lungo termine, soddisfacendo un bene primario (durante e dopo l’ospedalizzazione) e permettendo ai genitori di occuparsi dei propri piccoli con un pensiero in meno, alleviando un poco, insomma, fatica e sofferenza. «L’obiettivo non era calpestare i piedi ad altre associazioni già presenti sul territorio, ma essere complementari. Il nostro servizio completa l’aiuto che già c’è».

«Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno», scriveva Charles Dickens. La renna Lyla, con il tutto esaurito, magari non finirà sotto l’albero di tutti i bambini del Ticino. Ma la magia che ha ispirato Laila a raccontare la sua storia non svanirà. Né in casa della piccola Lyla, che quest’anno passerà le feste a casa con la sua famiglia, né nei reparti di pediatria degli ospedali svizzeri.