Ma che cos'è la soletta intermedia?
Soletta intermedia. Due parole, combinate, che in queste ore sono sulla bocca di molti ticinesi (e non solo). E il motivo, va da sé, è la chiusura del tunnel stradale del San Gottardo a causa di una crepa, di venticinque metri, formatasi proprio nella soletta intermedia. D'accordo, ma di che cosa stiamo parlando con esattezza? La soletta intermedia è il soffitto della galleria, quello che vediamo dalla nostra automobile quando percorriamo il tunnel. Sopra, invece, ci sono i canali di ventilazione.
Il soffitto del tunnel, o meglio il materiale con cui è stato costruito, subisce di continuo l'effetto dei gas di scarico e del calore. Per tacere dell'invecchiamento: la galleria, come ha ricordato il portavoce della Società svizzera degli ingegneri e degli architetti, venne aperta nel 1980. Con, fra l'altro, previsioni di passaggi e traffico legate agli anni Settanta. Detto che, in seguito al terribile incidente del 2001, nel quale persero la vita undici persone, vennero eseguiti lavori di riparazione e ammodernamento, con nuovi sistemi di ventilazione, illuminazione e controllo delle operazioni, lo stato della soletta da anni è al centro delle preoccupazioni ingegneristiche.
Il Consiglio federale, nel 2010, riferiva che «la soletta intermedia è parzialmente difettosa». E ancora: «Le sue condizioni sono nettamente peggiori nella zona dei portali della galleria rispetto a quelle lungo il resto del tracciato. In queste aree è stato riscontrato uno stato di avanzata corrosione dell'armatura, dove non è quindi possibile garantire la sicurezza strutturale a medio termine». Di più, all'epoca si parlò proprio di un rinnovamento completo nei dieci-quindici anni successivi. Adesso, insomma. Inizialmente, l'idea era quella di chiudere totalmente il San Gottardo per effettuare appunto i lavori di risanamento. La politica, per contro, scelse un'altra via: quella di costruire una seconda canna, onde evitare di lasciare il Ticino completamente isolato dalla Svizzera interna.
Una decisione, questa, che venne sottoposta al voto. I cittadini svizzeri, nel 2016, si espressero chiaramente (57%) in favore della costruzione di un secondo tunnel. Di qui la scelta di posticipare i lavori di risanamento integrale del tunnel «originale» solo quando verrà aperta la nuova galleria, secondo i piani nel 2029. Puntando, nel frattempo, su lavori di manutenzione – diciamo così – ordinaria. Grazie anche a delle chiusure notturne ordinarie.
L'ultimo aspetto da considerare, riguardo alla soletta del vecchio tunnel, è anche la sua «illegalità»: l'altezza dalla carreggiata, infatti, è di appena quattro metri e mezzo, di settanta centimetri inferiore rispetto alle nuove norme.