Maja Hoffmann guiderà il Locarno Film Festival

Che cosa ne pensa il sindaco di Locarno, Alain Scherrer, di questa nomina? Glielo abbiamo chiesto. Ecco le risposte nella video intervista di Mattia Sacchi, inviato alla conferenza stampa.

Le ultime parole della conferenza sono state affidate, va da sé, a Maja Hoffmann: «A Locarno sono pronta a fare il mio lavoro. Sono felice, di nuovo, di essere qui. La presenza può essere fisica, ogni giorno, ma anche differentemente come faccio a Zurigo, negli Stati Uniti e anche ad Arles. Non penso a gerarchie, come detto, ma a reti e connessioni. Con una squadra forte qui questa sarà un'avventura straordinaria, anche e soprattutto per il Ticino».

«Non dico che è un Festival anti-commerciale questo» dice Maja Hoffmann. «Ma sì, è un Festival libero. La sua reputazione lo precede. Continua a essere libero ed è la sfida per me di mantenerlo su questa rotta. Una sfida importante anche per gli artisti, per chi questi film li fa. Tutti devono sapere che esiste un cinema più libero. Come presidente difenderò questo diritto. Se vado spesso al cinema? Da due anni no. In passato sì, molto spesso. Penso che il cinema sia in crisi ed è anche per questo che sono qui». 

Sul futuro sfoltimento del Consiglio di amministrazione, Solari ha tagliato corto: «I tempi cambiano, bisognerà coinvolgere maggiormente un Consiglio responsabilizzato e ridotto. Con compiti più specifici. Lo avevamo intuito. Ora mettiamo in atto i cambiamenti, con anche due Advisory Board. Uno più politico, l'altro più artistico che farà da sostegno al direttore Nazzaro. Che però mantiene la sua libertà e indipendenza. Se il Festival è quello che è, beh, è perché il direttore artistico gode di assoluta libertà». No, insomma, alle interferenze dell'economia, della politica e del Consiglio, presidente compreso. «E Maja Hoffmann seguirà questa strada».

Locarno sarà la priorità per Hoffmann o la gerarchia nella testa del nuovo presidente è diversa? «Non ragiono per gerarchie».

Spazio alle domande. Una in particolare: qual è il rapporto fra Hoffmann e il Ticino? «Penso che Locarno, anche riguardo al mio vissuto, abbia avuto la parte preponderante. Ho amici che vivono qui. Li contatterò. Non sono preparata alle domande, non ho avuto il tempo di pensarci. Quello che mi lega al Ticino è proprio il Festival, visitato a più riprese dai miei vent'anni in avanti. Recentemente, sono venuta poco. Perché avevo molto lavoro nel sud della Francia».

Quanto ai contatti con sponsor e politica, Hoffmann ha ribadito che, prima di tutto, vuole entrare effettivamente nei panni di presidente. Capire, studiare e poi, appunto, agire.

Maja Hoffmann, classe 1956, è la fondatrice della Fondazione LUMA, uno dei maggiori progetti privati di ambito culturale in Europa, che dal 2004 incoraggia la creazione artistica nel campo delle arti visive. Hoffmann ha contribuito alla missione della Fondazione in qualità di presidente affrontando questioni urgenti relative a cultura, natura, sperimentazione scientifica ed ecologia, e promuovendo al contempo nuove strutture per l'innovazione e il cambiamento positivo. Tra i progetti e i programmi artistici che hanno garantito a LUMA un ampio riconoscimento vi sono iniziative come la direzione e la produzione della biennale d’arte Elevation 1049 a Gstaad o la programmazione di LUMA Westbau a Zurigo. Hoffmann è anche attivamente coinvolta in una serie di istituzioni a livello internazionale: è presidente dello Swiss Institute New York (USA) e della Fondation Vincent van Gogh Arles (Francia), è vicepresidente della Emanuel Hoffmann Foundation Collection di Basilea (Svizzera) e fa parte dei consigli di amministrazione delle Serpentine Galleries di Londra (Regno Unito), della Kunsthalle Zürich (Svizzera), del New Museum e del Center for Curatorial Studies del Bard College, entrambi a New York (USA) ed è membro di Human Rights Watch.

La 76. edizione del Locarno Film Festival, sotto la presidenza di Marco Solari, si svolgerà dal 2 al 12 agosto 2023.

Il Consiglio di amministrazione del Locarno Film Festival ha approvato all’unanimità la proposta della commissione cerca per la successione di Marco Solari: Maja Hoffmann, fondatrice della Fondazione LUMA, è stata designata quale nuova presidente della manifestazione da proporre alla prossima Assemblea straordinaria.

In data odierna, 24 luglio 2023, il Consiglio di amministrazione del Locarno Film Festival ha discusso la proposta di successione di Marco Solari alla presidenza del Festival. In conformità con quanto stabilito nei mesi scorsi, la commissione cerca, coordinata da Mario Timbal e composta da Edna Epelbaum e Francesco Lurati, ha individuato una selezione di possibili candidature e proposto il nome di Maja Hoffmann, che è stato poi approvato all’unanimità dal Consiglio di amministrazione.

Maja Hoffmann diventerà così la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente del Locarno Film Festival.

Il presidente uscente, Marco Solari, la accompagnerà durante la fase di transizione che inizierà dopo la 76esima edizione della manifestazione.

Maja Hoffmann ha ringraziato la commissione e il Consiglio di amministrazione del Locarno Film Festival per averla scelta come presidente designata: «Ringrazio la commissione cerca e il Consiglio di amministrazione per la loro fiducia. Dopo numerosi anni passati a esplorare e realizzare molteplici progetti, sia in Svizzera che all’estero, sono felice di mettere la mia esperienza e le mie conoscenze al servizio del futuro di questo prestigioso Festival, e contribuire così allo sviluppo della cultura in Svizzera. Da sempre Locarno ha mostrato un’identità forte, fondamentale per rafforzare il posizionamento del Festival a livello internazionale».

«Con questa scelta e la definizione di una nuova governance, si garantisce al Ticino e alla Svizzera un Festival forte e con un enorme potenziale. Sono lieto che Maja Hoffmann abbia accettato, perché sono certo che con la sua eccezionale esperienza in ambito artistico, cinematografico e multimediale saprà guidare il Festival in una nuova fase della sua storia, in un contesto in cui è fondamentale mettere al centro l’eccellenza della nostra proposta culturale» ha detto. Marco Solari, presidente uscente del Locarno Film Festival.

Il prossimo 20 settembre verranno sottoposti all’Assemblea straordinaria anche i nuovi statuti che prevedono una riduzione del numero di membri del Consiglio di amministrazione che passeranno da 27 a 7 membri, così come la costituzione di due Advisory Board, il Policy Advisory Board e l’Industry Advisory Board che, grazie alle loro competenze specifiche, supporteranno il Consiglio di Amministrazione nelle sue scelte strategiche. Il Consiglio di amministrazione desidera ringraziare sin d’ora Marco Solari per il fondamentale contributo dato alla manifestazione in oltre vent’anni di presidenza, e per il modo in cui ha saputo guidare il lavoro della direzione, garantendo lo sviluppo del Festival nel nuovo millennio e consolidandone la posizione a livello mondiale.

Solari, in seguito, ha insistito: «Era essenziale, per me, andare oltre. Lo abbiamo fatto. Ero preoccupato di trovare qualcuno che avrebbe saputo portare avanti questo Festival. È diventato, è vero, un gioiello non solo del Ticino e della Svizzera, ma è rinomato a livello internazionale. Il fatto che oggi una personalità come Maja Hoffmann abbia deciso di prendere la presidenza è una cosa per noi tutti assolutamente meravigliosa». 

«Io credo – ha aggiunto Solari – che questo sia un cambio totale di paradigma in termini di presidenza. A Locarno e in Ticino ci siamo abituati ad avere un presidente che incarnava il Festival, nella sua persona, ed era presente sette giorni su sette. Questo non potrà più essere così. Conosciamo gli impegni di Maja Hoffmann. Sarà una presidenza diversa ma sicuramente vicina alla Svizzera italiana, altrimenti non avremmo mai accettato. Ma sarà un'altra forma di presidenza, che garantisce uno sviluppo del Festival. E questo è essenziale».

Maja Hoffmann, presente in sala, ha quindi preso la parola: «Non parlo italiano» ha esordito sorridendo. «Vorrei solo dire quanto sono contenta e quale sia l'onore per me essere stata nominata presidente del Locarno Film Festival. Grazie Marco, innanzitutto. E grazie Mario Timbal, con cui ho lavorato in passato. Mario è bravissimo a costruire. Lo sta facendo e lo farà anche a Locarno. Ho poco tempo per imparare, ma sono impaziente. Arrivo da Arles, non dormo da aprile. Spero non mi facciate troppe foto».

E ancora: «Non mi vedo come presidente, ma in termini anglosassoni mi sento al servizio del Consiglio. Non ho preparato discorsi, Mario ha detto tutto circa le mie attività. Posso parlare delle mie intenzioni».

Siamo felici. Così Mario Timbal, presidente della commissione cerca, ha commentato a caldo l'arrivo di Maja Hoffmann a Locarno. «Una persona capace di intercettare quelli che sono i trend artistici e sociali e di portare avanti il cambiamento». Al nome, ha detto Timbal, «siamo arrivati dopo una lunga consultazone». I requisiti? Ambizione, guardare in alto. «E siamo arrivati al nome di Maja Hoffmann, qualcuno con cui e per cui ho lavorato negli anni». 

È una bellissima giornata. Così ha esordito Marco Solari. Quindi, l'annuncio. Il Consiglio di amministrazione del Locarno Film Festival ha approvato all’unanimità la proposta della commissione cerca per la successione di Marco Solari: Maja Hoffmann, fondatrice della Fondazione LUMA, è stata designata quale nuova presidente della manifestazione da proporre alla prossima Assemblea straordinaria.

Ci siamo. Dopo mesi e mesi di attese, speculazioni e indiscrezioni, ci siamo: il nome del successore di Marco Solari, oramai al passo d'addio come presidente del Locarno Film Festival, verrà rivelato nel corso della conferenza stampa indetta oggi dai vertici della rassegna cinematografica.