La decisione

Mendrisio e Locarno, addio ai pronto soccorso pediatrici aperti 24 ore

Lo comunica l'Istituto pediatrico della Svizzera italiana (IPSI) dell'Ente Ospedaliero Cantonale, specificando che l'orario verrà ridotto: dalle 8 alle 22
©Gabriele Putzu
Red. Online
16.11.2023 14:18

Dal prossimo gennaio, i pronto soccorso pediatrici di Mendrisio e Locarno non resteranno più aperti 24 su 24. L'orario di apertura, infatti, verrà ridotto: dalle 8 alle 22. La decisione, si legge nel comunicato, è legata alla bassa affluenza durante gli orari notturni, che non permette più di reperire personale adeguatamente formato per far capo alle richieste della popolazione. A rendere nota la misura è stato l'Istituto pediatrico della Svizzera italiana (IPSI) dell'Ente Ospedaliero Cantonale, che negli scorsi mesi si è incontrato con l'Ordine dei medici (OMCT), con l'Associazione Pediatri della Svizzera italiana (APSI) e con i servizi del DSS al fine di trovare una soluzione a favore dei pazienti pediatrici e delle loro famiglie.

I dati

Nei quattro pronto soccorso pediatrici degli ospedali regionali dell’EOC vengono effettuate circa 27.500 visite ogni anno, di cui due terzi presso gli Ospedali regionali di Lugano e Bellinzona, mentre un terzo negli Ospedali di Locarno e Mendrisio. In questi due ultimi presidi le visite avvengono per il 90% durante la fascia diurna-serale (8-22 appunto), mentre nelle restanti ore si presentano al pronto soccorso pediatrico meno di due pazienti a notte. Un'affluenza bassa, come detto, che secondo l'IPSI rende i posti di lavoro «sempre meno attrattivi per medici e infermieri, con crescenti difficoltà di reclutamento del personale che in futuro non potrà più mantenere le necessarie competenze specialistiche e la dovuta motivazione, il che non permette di garantire la qualità e la sicurezza delle cure».

La nuova offerta

La rimodulazione dell'offerta prevede a Locarno e Mendrisio la presenza di pediatri qualificati tutti i giorni della settimana, tra le 8 e le 22. Nella fascia oraria notturna si può far capo ai pronto soccorso degli ospedali San Giovanni a Bellinzona e l'Ospedale Civico di Lugano. Inoltre restano garantiti il picchetto telefonico specialistico dell'IPSI così come, in via eccezionale, l'accoglienza e l'iniziale valutazione di pazienti pediatrici presso i pronto soccorso per adulti delle sedi di Locarno e Mendrisio. «Questi servizi potranno dare le indicazioni necessarie, prestare i primi soccorsi e, se del caso, attivare i servizi d’urgenza necessari al trasferimento nel polo pediatrico con tutti gli specialisti a disposizione per una presa in carico rapida e multidisciplinare», scrivi l'IPSI. Infine continuerà a essere assicurato il servizio dei picchetti pediatrici sul territorio in orario notturno (ore 22-8), attivabili attraverso i consueti canali di contatto telefonico di soccorso (guardia medica) in modo da assicurare una presa in carico ottimale dei pazienti pediatrici sull’intero arco temporale delle 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Presso le sedi EOC di Locarno e Mendrisio verrà inoltre mantenuta l’offerta degli attuali reparti per la degenza pediatrica (due/tre letti) e dei servizi di neonatologia legati alle rispettive maternità.

Organico? Nessuna ripercussione

La rimodulazione dei servizi, precisa IPSI, non comporterà ripercussioni sull’organico. Al contrario le risorse di personale attuali verranno confermate e valorizzate. Per IPSI si tratta dunque di un progetto che «tende a migliorare la presa in carico dei pazienti pediatrici. L'obiettivo è di accrescere la sicurezza e la qualità delle cure pediatriche urgenti, facendo rete nel territorio ed assicurando dei posti di lavoro per il personale curante ancora più attrattivi in futuro».