Alptransit

«Mentre si celebra il Ceneri, la Riviera è stata dimenticata»

Il sindaco Alberto Pellanda amareggiato per il mancato riferimento alle tratte mancanti tra Biasca e Camorino dopo l’inaugurazione della galleria di base: «La nostra popolazione è confrontata con un aumento dei rumori e l’apporto dei ripari fonici è deludente» - Il Municipio ha commissionato uno studio sull’impatto ambientale
Osogna e Cresciano tagliati in due dalla vecchia linea ferroviaria, sempre più sollecitata. ©CdT/Archivio
Simone Berti
08.09.2020 06:00

La retorica a tratti trionfale per l’inaugurazione della galleria ferroviaria di base del Monte Ceneri, venerdì scorso, è andata di traverso al sindaco di Riviera Alberto Pellanda. Il quale ricorda come AlpTransit sia tutt’altro che completa, in particolare proprio in Riviera, dove ci sono quei chilometri di tracciato rimasto invariato rispetto all’Ottocento. A farlo indispettire ancora di più il fatto che quando si parla di completamento dell’opera, il riferimento è sempre al tracciato a sud di Lugano, e mai alla tratta Biasca-Camorino. Come noto, per motivi essenzialmente finanziari già molti anni fa la Confederazione aveva rinunciato al completamento della nuova linea, rinviando il dossier (almeno) al post-2030. Fino a quel momento, nulla. La popolazione locale dovrà adattarsi suo malgrado.

L’opera davvero completa non vedrà dunque probabilmente la luce prima di 20-30 anni... In sostanza si tratta dell’aggiramento degli abitati di Osogna e Cresciano (già pesantemente toccati dalla vie di comunicazione) e di Bellinzona tramite due gallerie: una tra la Giustizia (a sud di Biasca) e la campagna di Claro, l’altra tra Gnosca nord (zona Sgrussa) e Sementina. È di un tassello fondamentale per sgravare Riviera e Città di Bellinzona, le cui zone abitate sono a stretto contatto con la vecchia Gottharbahn. I due tracciati in parte in galleria vennero approvati dal Consiglio federale nel 1999 e inseriti nel Piano settoriale AlpTransit, ma appunto sono stati poi rinviati per alcuni decenni.

«Qualità di vita peggiorata»
La rabbia si somma alla delusione e anche alla preoccupazione. Alberto Pellanda, che risiede a Osogna nei pressi della linea ferroviaria, ha percepito un peggioramento a livello di rumori negli ultimi due anni. «La qualità di vita ne ha risentito pesantemente» afferma il sindaco del Comune che unisce Osogna (di cui era stato l’ultimo sindaco prima dell’aggregazione tre anni fa), Cresciano, Lodrino e Iragna. L’avanzamento del progetto AlpTransit, in particolare con l’apertura del tunnel di base del San Gottardo nel 2016, ha evidentemente generato un aumento delle merci in transito sulle rotaie. Con un conseguente incremento dei treni di passaggio sulla vecchia linea in Riviera. Secondo il sindaco sono di conseguenza cresciuti la frequenza dei rumori e l’intensità delle vibrazioni. «E questo nonostante i ripari fonici, che non hanno portato al miglioramento che la popolazione si aspettava», commenta. Senza dimenticare il volume di merci pericolose in transito, che pure sarebbero in aumento. Delusione, dicevamo. A Pellanda non va giù nemmeno il fatto che la Svizzera contribuisca finanziariamente al completamento di alcune tratta in Italia, investendo milioni, anziché intervenire sul proprio territorio nazionale.

Vibrazioni sotto esame
In considerazione dell’aumento dei treni merci in transito, il Municipio di Riviera, consapevole del fatto che per un po’ dell’aggiramento non si parlerà proprio, si è attivato per limitare i danni. Nelle scorse settimane ha commissionato un esame del problema ambientale. Uno studio di ingegneria è stato incaricato di misurare l’impatto fonico della linea ferroviaria sull’abitato. I risultati saranno utilizzato dal Comune per rivendicare ulteriori interventi a favore della vivibilità della zona.

E a Berna nessuna menzione
Intanto uno dei documenti maggiormente aggiornati sul tema, e che come vedremo contiene una «sorpresa», è il messaggio del Consiglio federale, datato 2018, concernente la fase di ampliamento 2035 del Programma di sviluppo strategico dell’infrastruttura ferroviaria. Nello stesso si stabiliscono anche le priorità negli investimenti relativi al Ticino. Per quanto riguarda l’aggiramento di Bellinzona e la continuazione a sud del Ceneri, il livello di priorità è 2 (su 2). Si tratta di opere che non sono al momento finanziate. Per la prima l’importo indicato è di 1,16 miliardi (somma stimata per l’aggiramento della città a un binario in galleria per le merci), per la seconda, denominata AlpTransit sud, si parla di 7,1 miliardi. In quel documento la galleria della Riviera tra la Giustizia e Claro non viene nemmeno menzionata...

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