Maltempo

Mesolcina: fra gli 8 e i 15 milioni di danni su oltre 220 edifici

Ancora in fase di valutazione l'entità dei danni a terreni e colture – Confermata la riapertura parziale della A13 il 5 luglio – «Crepa di Mesocco monitorata»
©Alessandro Crinari
Red. Online
02.07.2024 12:00

Si è tenuto oggi, nei Grigioni, l'incontro mensile fra governo retico e stampa: tema del giorno, ovviamente, la situazione in Mesolcina dopo la devastante alluvione che ha portato al decesso di almeno due persone. Il governo si è detto lieto di constatare la grande solidarietà dimostrata per la Mesolcina e ha garantito che farà tutto il possibile perché «le persone colpite ricevano il sostegno necessario e adeguato».

Ecco le valutazioni del Consiglio di Stato grigionese, dopo la visita di ieri sera dei Marcus Caduff e Peter Peyer. 

I danni

Stime più precise sono ora disponibili sull'entità dei danni agli edifici nella Mesolcina e Calanca in seguito alle tempeste, si legge in un comunicato diffuso dal governo. La Compagnia grigionese di assicurazione degli edifici (GVG) ha valutato i danni tra gli 8 e i 15 milioni di franchi, su oltre 220 edifici interessati. L'entità dei danni ai terreni e alle colture è ancora in fase di determinazione. Secondo le stime attuali, sono stati colpiti 100 ettari di terreno coltivato. I danni alle strade e alle infrastrutture non sono ancora stati definiti.

Mesocco e A13

Il governo ha anche fornito informazioni sulla situazione di pericolo, in particolare sulla crepa di 120 metri apertasi nel terreno vicino allo svincolo autostradale di Mesocco Sud. Al momento, si legge, non ci sono risultati definitivi sui possibili effetti, ma la fenditura è continuamente monitorata da esperti esterni.

Se i lavori di sgombero e di costruzione procederanno bene, la A13 sarà nuovamente aperta a una corsia di marcia a partire da venerdì prossimo, 5 luglio. Anche la strada cantonale dovrebbe essere aperta al traffico fino a Mesocco, mentre rimarrà chiusa fra Mesocco e Grono. La situazione del traffico, in ogni caso, rimarrà difficile e il governo si è dunque appellato «a tutte le parti interessate» chiedendo comprensione e flessibilità in questa situazione di emergenza.

Si valutano più protezioni

Sotto la lente, nel frattempo, le protezioni dai disastri. L'Ufficio foreste e pericoli naturali (AWN) sta supportando il Comune con personale in loco per organizzare i lavori di bonifica e ripristinare rapidamente le strutture di protezione. Ma l'AWN ha già iniziato l'elaborazione tecnica dell'evento per rivedere la valutazione del rischio e l'eventuale realizzazione di ulteriori misure di protezione. A tal fine, sono stati assegnati contratti a società private per registrare e analizzare con precisione l'evento.

Smaltimento detriti

Intanto, si fanno i conti con ciò che resta. I detriti di grandi dimensioni sono stati stoccati temporaneamente in una decina di località, spiega il governo retico, e per i casi urgenti è disponibile anche la discarica «Orta» di Riale Val Grono. Per quanto riguarda lo stoccaggio definitivo, sono attualmente in fase di elaborazione dei piani per stabilire l'opzione migliore.

L'impianto di trattamento delle acque reflue (WWTP) di Lostallo è tornato in funzione con un trattamento puramente meccanico delle acque reflue: la stazione di pompaggio delle acque reflue distrutta a Sorte è di nuovo operativa come soluzione temporanea con trattamento meccanico e scarico diretto nella Moesa. Anche l'approvvigionamento di acqua potabile è stato ripristinato.

Indennità per lavoro ridotto per le aziende colpite

Non sono state dimenticate, inoltre, le conseguenze economiche del disastro. Lo strumento della compensazione per lavoro ridotto, evidenzia il Consiglio di Stato grigionese, è generalmente disponibile per le aziende colpite dalla tempesta. Anche la perdita di ore di lavoro dovuta a calamità naturali come la frana di Sorte o a misure ufficiali come la chiusura delle strade dà diritto ai dipendenti, in determinate circostanze, a un'indennità per lavoro ridotto. Per maggior informazioni, il governo retico rimanda al sito web dell'Ufficio per l'Industria, il Commercio e il Lavoro (KIGA). Fino a lunedì 1. luglio, la KIGA aveva già registrato 18 pre-richieste, sei delle quali sono state approvate.

Per quanto riguarda l'agricoltura colpita dal maltempo, l'Ufficio per l'agricoltura e la geoinformazione (ALG) ha informato che nell'anno contributivo 2024 non ci saranno riduzioni dei pagamenti diretti o rifiuti di contributi per le aree colpite dalla tempesta. I danni ai terreni agricoli, alle colture o alle infrastrutture devono essere segnalati al Fondo assicurativo per le calamità naturali dei Grigioni (ESK).