Svizzera

Michele Moor eletto presidente della Società degli ufficiali

Il colonnello SMG di Cureglia aveva già presieduto la SSU dal 2005 al 2008 – «Felice di mettere le mie competenze a disposizione, affinché torni a essere uno degli attori principali della politica di sicurezza svizzera»
© Norman Gobbi/IG
Giovanni Galli
Red. Online
08.03.2025 14:16

Sono tempi di grossi cambiamenti a livello internazionale per la difesa e la sicurezza. Mentre fa discutere la difficile situazione interna del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), per gli ufficiali svizzeri si chiude un ciclo e se ne apre un altro. Oggi a Le Signal de Bougy (VD) la Società svizzera degli ufficiali (18 mila membri) ha scelto il nuovo presidente al posto di Dominik Knill, già contestato lo scorso anno in occasione dell’assemblea a Lugano per essere ritenuto troppo vicino al dipartimento. È stato eletto il ticinese Michele Moor.

© Norman Gobbi/IG
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Erano due i candidati alla successione: insieme al colonnello di Stato Maggiore Generale (SMG) di Cureglia, il brigadiere Yves Charrière, vodese di 56 anni.

Moor, 60 anni, era già stato presidente della SSU fra il 2005 e il 2008. «In passato, uno dei principali attori della politica di sicurezza in Svizzera era la SSU, che consentiva a un gruppo molto importante di cittadini, gli ufficiali, di dare un contributo significativo alla creazione e al mantenimento di un adeguato livello di sicurezza. Purtroppo, nonostante gli eventi in ambito di sicurezza a livello internazionale siano stati importanti e gravi, negli ultimi mesi la SSU è praticamente scomparsa dalla scena politica», ha dichiarato proprio ieri al CdT l’ufficiale ticinese. «Infatti, sia internamente che esternamente e purtroppo anche sui media, è apparsa divisa e inconcludente».

Forte della sua precedente presidenza, Moor promette di guidare la SSU con competenza e indipendentemente dal DDPS, dipartimento «che ho avuto il coraggio di criticare, anche se sempre in modo costruttivo e solo quando necessario». L’ufficiale ticinese, attivo civilmente nella gestione patrimoniale, dice di avere approfondito le sue conoscenze sui temi più importanti della politica di sicurezza e di essere felice di mettere le sue competenze a disposizione della SSU, affinché questa torni a essere uno degli attori principali della politica di sicurezza svizzera. «Sono convinto di essere la persona giusta».

Presente anche Viola Amherd

All'assemblea dei delegati a Bougy-Villars è intervenuta anche la consigliera federale dimissionaria Viola Amherd, responsabile del Dipartimento federale della difesa, la quale ha sottolineato l'importanza dell'ordine di sicurezza europeo. «La guerra di aggressione russa ha avuto un impatto significativo sul contesto di sicurezza della Svizzera e gli sconvolgimenti geopolitici hanno recentemente assunto un ritmo preoccupante», ha detto.

La sicurezza della Svizzera è «indissolubilmente legata a quella dell'Europa», ha aggiunto Amherd. Per questo motivo, oltre al riarmo dell'Esercito svizzero, sono stati compiuti intensi sforzi per approfondire la cooperazione in materia di politica di sicurezza con gli Stati europei della NATO e dell'UE.

Inoltre, la sicurezza non è una questione che riguarda solo il DDPS. La situazione attuale ci impone di fare fronte comune, anche nella politica e nella società, ed è per questo che «il tema della sicurezza nella popolazione deve venire messo ancora più in risalto».