Minusio sogna un quartiere intergenerazionale attorno alla nuova casa anziani
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Ristrutturare Casa Rea per adattarla alle nuove esigenze degli ospiti ed agli standard attuali in materia di confort, sicurezza ed efficienza energetica sarebbe poco sostenibile sia dal punto di vista tecnico, sia e soprattutto da quello economico. Partendo da questa riflessione, il Municipio di Minusio ha optato per la decisione di principio che prevede la costruzione di una nuova casa per anziani in centro paese. «Ma perché limitarsi alla sola casa per anziani?», si sono detti il sindaco Renato Mondada ed i suoi colleghi di Esecutivo, che stanno pertanto approfondendo la possibilità di realizzare un vero e proprio quartiere intergenerazionale nella zona del Parco dei Tigli. Un quartiere con al centro la nuova Casa Rea dotata di servizi non solo per i residenti, ma anche per tutta la popolazione e collegata attraverso delle piazze a spazi dell’amministrazione comunale ed infrastrutture scolastiche.
Costi stimati in 34,5 milioni
Uno dei tre pilastri su cui poggia la «Visione Minusio 2035» è stato illustrato lunedì sera da Mondada e dalle sue colleghe di Municipio Valentina Aricò-Respini e Francesca Guscetti al Consiglio comunale riunito in seduta straordinaria. Si tratta di un pilastro che comporterà una spesa non indifferente, ha sottolineato il sindaco, che si stima dell’ordine dei 34,5 milioni di franchi con orizzonte realizzativo dal 2029. Per quanto attiene alla nuova casa anziani si potrà comunque contare sul contributo del Cantone, che coprirebbe fino al massimo la metà della spesa. La realizzazione del quartiere intergenerazionale nel cuore pulsante di Minusio comporterà lo spostamento degli attuali magazzini comunali che, a detta di tutti, non si presentano in una situazione molto decorosa. L’ipotesi dell’Esecutivo - questo il secondo pilastro della visione - è di insediarli sull’attuale sterrato del centro per le dialisi a Mappo. L’investimento è valutato in 3,5 milioni.
Ex posta, si cambia rotta
Terzo pilastro della visione del Municipio è lo stabile ex Posta. Gli approfondimenti eseguiti di recente hanno mostrato che, oltre ai costi di ristrutturazione lievitati di 711.000 franchi rispetto al credito di 3,5 milioni votato dal Legislativo, l’edificio non dispone di sufficienti spazi per accogliere Ufficio tecnico e Azienda acqua potabile come previsto. Si è allora deciso di cambiar rotta destinando l’edificio a PolCom, ARP, Opere sociali, Giudicatura di pace ed Ufficio di conciliazione in materia di locazione. Ciò per un costo di 4,7 milioni, compresa la sistemazione dello spazio antistante.
Viabilità rivoluzionata
Approfittando della sistemazione di via San Gottardo con il rifacimento dei tre ponti (si inizierà a breve con il Navegna), verrà rivista anche via Simen che diventerà la prima strada ciclistica del Ticino: lo spazio centrale della carreggiata sarà riservato alle due ruote che avranno la precedenza. Ciò dovrebbe consentire anche di risolvere il problema dei «ciclisti razzo» in via alla Riva. Nel corso della legislatura sono previste molte altre opere per una media di investimenti di 10 milioni all’anno.