Mobbing al Tribunale penale: nominato il pp straordinario
Sarà un procuratore pubblico straordinario, nello specifico Franco Passini, sostituto del primo procuratore del Grigioni, a trattare la querela presentata dai giudici Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti nei confronti degli altri tre giudici ordinari del Tribunale penale cantonale: il presidente Mauro Ermani, il vice Marco Villa e Amos Pagnamenta. Ne dà notizia, oggi, il Consiglio di Stato, spiegando che la decisione è stata presa in accordo con il procuratore generale Andrea Pagani e con il primo procuratore del Cantone dei Grigioni Claudio Riedi lo scorso 14 agosto (quindi già una settimana fa). La denuncia di Quadri e Verdi Chiocchetti fa seguito alle segnalazioni per un presunto caso di mobbing subito da una segretaria dello stesso Tribunale.
Con una lettera inviata al Consiglio di Stato lo scorso 12 agosto, il procuratore generale Andrea Pagani aveva chiesto al Consiglio di Stato di nominare un procuratore pubblico supplente straordinario allo scopo di trattare la querela presentata da due giudici ordinari del Tribunale penale cantonale nei confronti degli altri tre giudici ordinari dello stesso tribunale. Il Governo ha dato seguito alla richiesta del Procuratore generale conferendo a una figura esterna il mandato di procuratore pubblico straordinario.
Come noto, il Tribunale penale cantonale è l’autorità che nel nostro Cantone ha il compito di giudicare su atti di accusa e decreti di accusa e che, pertanto, esercita un controllo giudiziario sull’attività dei procuratori pubblici. Considerata la necessità di fare capo a un professionista con un’esperienza adeguata nell’ambito della conduzione di procedimenti penali, si legge nella nota del Consiglio di Stato, il Governo si è rivolto alla Magistratura del Cantone dei Grigioni, che ha dato la propria disponibilità a collaborare con le autorità ticinesi. La carica di procuratore pubblico straordinario è stata così assegnata a Franco Passini, come detto, attuale sostituto del primo procuratore del Cantone dei Grigioni.
A riferire della denuncia dei due giudici, stamane, è stata la Regione. Nello specifico, Quadri e Verda Chiocchetti – patrocinati dall'avvocato Marco Broggini – ritengono di essere stati lesi nell'onore dal contenuto della segnalazione a loro carico fatta in primavera da Ermani, Villa e Pagnamenta al Consiglio della Magistratura. Una segnalazione, questa, che i tre magistrati avevano inoltrato dopo che Quadri e Verda Chiocchetti si erano rivolti alla Commissione amministrativa del Tribunale d'appello sia per sottolineare il caso di mobbing ai danni di una segretaria del Tribunale penale cantonale sia, ancora, per il clima di lavoro all'interno della struttura, definito «pesante» e provocato dal comportamento di Ermani, Villa e Pagnamenta.
Ora, ha aggiunto la Regione, tra la documentazione allegata alla querela vi sarebbe anche un'immagine scaricata da Internet e inviata via WhatsApp da Ermani il 3 febbraio 2023 alla segretaria presunta vittima di mobbing. L'immagine mostra due falli giganti di plastica con, in mezzo, seduta, una donna. Sopra, la scritta «Ufficio Penale». «Uno scherzo? In ogni caso di pessimo gusto» ha sottolineato al riguardo il quotidiano sopracenerino. «Un gesto comunque inammissibile, inqualificabile da parte di un giudice. E che in questa veste celebra processi anche per reati sessuali».
Nei mesi scorsi, sulla vicenda era intervenuto con un'interrogazione anche Matteo Quadranti (PLR). Insoddisfatto della risposta del Consiglio di Stato, definita «interlocutoria», Quadranti a distanza di quattro mesi in queste ore ha inoltrato un’altra interrogazione. «Visto il tempo trascorso», l'esponente liberale ha chiesto al Governo «se ha avuto aggiornamenti circa lo stato di avanzamento dei lavori da parte della ex pp avvocata Galliani o se ha indicazioni circa le tempistiche di conclusione delle sue indagini» e, ancora, se «la ex pp avvocata Galliani ha sentito anche dei/i magistrati che hanno supportato le segnalazioni di mobbing dei funzionari, rispettivamente quelli che paiono contrastarle». In caso negativo, Quadranti ha chiesto se «non sia opportuno farlo per un accertamento completo dei fatti secondo le versioni di tutti».