Finanze

Moltiplicatore «ping-pong» a Bioggio

Due anni fa il Municipio aveva portato l’imposta dal 59% al 57%, a novembre ha proposto di riaumentarla e poi ha cambiato idea – L’ultimo ripensamento è legato ai nuovi progetti di Guess
È un punto di domanda anche il moltiplicatore. © CdT/Gabriele Putzu
Giuliano Gasperi
14.12.2021 06:00

Cinquantasette. No, cinquantanove. No no, cinquantasette. Il tira e molla sta andando in scena a Bioggio, dove la politica è divisa sulla fissazione del moltiplicatore per il 2022. L’ultimissima parola l’avrà il Consiglio comunale nella sua prossima seduta, ma ripercorriamo tutte le tappe della vicenda. Lo scorso ottobre il Legislativo aveva dato il suo benestare al mantenimento, per il 2021, del cinquantasette percento: aliquota che era stata fissata due anni prima - scendendo dal cinquantanove, tanto per cambiare - nonostante l’annunciata smobilitazione del colosso della moda Kering. Lo scorso novembre, invece, dovendo proporre un moltiplicatore per il 2022, l’Esecutivo ha cambiato rotta chiedendo al Consiglio comunale di risalire al cinquantanove.
Leggendo il messaggio, tuttavia, s’intuisce che la decisione è scaturita da posizioni contrastanti: si alternano infatti, senza un filo conduttore, argomenti che invitano alla prudenza («il gettito d’imposta cantonale per Bioggio accertato per il 2018 è di 18,5 milioni, inferiore ai 20 milioni del 2017, e ci si attende un’ulteriore flessione per il 2019») e altri dai toni più rassicuranti («a Bioggio sono attivi diversi cantieri per costruzioni abitative che portano e porteranno nuovi contribuenti»). Alla fine, per 4 voti a 3, è prevalsa la linea della prudenza, con il sindaco Eolo Alberti che è rimasto in minoranza. Ma l’equilibrio è durato poco. Lo stesso Alberti è infatti riuscito a ribaltare la situazione facendo valere il fatto che un grosso contribuente, in futuro, pagherà ancora di più. Si tratta di Guess, intenzionata a potenziare la sua presenza nel Comune (non siamo riusciti a contattare l’azienda per avere più dettagli sui suoi piani). Di fronte a questa prospettiva il Municipio, sempre a maggioranza, ha inviato una sorta di comunicazione integrata al messaggio, invitando il Legislativo a rimanere al cinquantasette percento. La decisione finale è attesa per settimana prossima.

«Avevamo promesso»
Da noi contattato, il sindaco non conferma l’identità della ditta e non svela le cifre in gioco, ma la notizia nella sua sostanza sì. «Per noi, a livello di entrate, è tanta roba» si limita a commentare. Alberti ripercorre poi il saliscendi del moltiplicatore. «Due municipali si sono spaventati davanti alla possibilità di chiudere un altro bilancio in rosso e hanno agito d’impulso, poi si sono ricreduti. Un paio di settimane dopo quella decisione abbiamo infatti ricevuto conferma che una società, ampliandosi sul nostro territorio, avrebbe contribuito molto di più, così siamo usciti con un’informazione aggiuntiva a favore del 57%». «Dobbiamo tenere conto - ha aggiunto - della concorrenza fiscale di altri Comuni ticinesi come Porza o Castel San Pietro. Alcune società potrebbero infatti decidere di spostarsi e risparmiare. Non sono a favore di questo ‘turismo del moltiplicatore’, ma bisogna essere realisti. E poi, anche se il 59% sarebbe stato comunque un signor moltiplicatore, alle nostre aziende più importanti avevamo promesso che saremmo rimasti al cinquantasette».

«Contano più altre cose»
Il «ripensamento» non ha fatto l’unanimità. Uno dei municipali che nella seconda votazione sono rimasti in minoranza è Patrick Bizzozero, del PPD. «Già abbassarsi al cinquantasette, a suo tempo, era stato un errore strategico. Di argomenti a favore - spiega - ce n’erano: eravamo ancora in fase di espansione e avevamo parecchie sopravvenienze fiscali. Però si vedeva già una contrazione del gettito, e iniziavano a circolare le notizie su Kering. Inoltre, negli ultimi anni il Comune ha promosso diversi investimenti come l’ampliamento delle scuole elementari e il progetto della casa rossa. E poi ci sono in ballo la ristrutturazione dell’asilo e gli interventi in via Cademario». Bizzozero accoglie comunque positivamente la notizia del progetto di Guess e capisce chi vuole restare al cinquantasette percento, «ma personalmente sarei più prudente. Anche perché per il cittadino non cambia molto, mentre le persone giuridiche beneficeranno di una riduzione delle imposte a livello cantonale. E i Comuni avranno meno entrate». Il municipale chiude con una riflessione: «Le società non arrivano solo per il moltiplicatore: guardano di più i servizi, la burocrazia snella, la qualità del territorio in cui vivranno i dipendenti; dobbiamo far leva su questi aspetti».