Moon and Stars: "Basta critiche"
LOCARNO - Che il dibattito sulla programmazione di Moon and Stars fosse più che mai aperto è cosa nota. Soprattutto negli ultimi anni, alla presentazione ufficiale della «line up» dell'evento non hanno mancato di seguire reazioni stizzite di parte del potenziale pubblico locale, contrariato dalla ripetitività di alcuni nomi proposti quanto dalla pressoché nulla popolarità, per lo meno alle nostre latitudini, di altri. Dall'altra parte, le autorità politiche e turistiche – ma non solo – a ribadire la bontà di una manifestazione che, piaccia o meno, ogni anno attira nella regione circa 90 mila persone in soli dieci giorni. Con un indotto economico che nella peggiore delle ipotesi si aggira attorno agli 800 mila franchi al giorno. A questi elementi, negli ultimi giorni se ne è aggiunto uno nuovo, a riaccendere la polemica: Patric Käslin, direttore operativo della Ticinofreeride Sagl, denuncia la perdita di 150 clienti previsti per la prossima estate a causa dello «scarso programma di Moon and Stars». Il gruppo, organizzato dal codirettore della filiale israeliana di un'industria internazionale attiva nell'audio-visivo, da programma sarebbe dovuto giungere alle nostre latitudini proprio in occasione dell'open air. «A causa del programma scarso del festival abbiamo però deciso di annullare le attività proposte per il nostro gruppo. Torneremo sicuramente l'anno prossimo, sempre se il programma sarà di gusto del nostro cliente». Ha quindi ragione chi lamenta un'eccessiva attenzione al gusto musicale del pubblico svizzero-tedesco, che rischia quindi di trascurare quello locale e internazionale, o si tratta invece di un caso isolato all'interno di un contesto decisamente più positivo e costruttivo?
Il direttore dell'Ente Turistico Lago Maggiore Fabio Bonetti e di Vallemaggia turismo Fabio Lafranchi hanno confutato qualsiasi ipotesi di una «crisi dell'evento». Le prenotazioni collegate a Moon and Stars sono in linea con gli anni passati. «Il programma è turisticamente molto forte», conferma Lafranchi. «Se poi alcuni nomi sono per molti di noi sconosciuti, ci sono comunque anche artisti in grado di attirare l'interesse del pubblico ticinese». Infine il sindaco, Carla Speziali: «Si tratta di un tema sul quale ho riflettuto attentamente dopo aver scambiato opinioni con diverse persone. È una questione già emersa nelle passate edizioni. Poi, però, anche le esibizioni di artisti meno conosciuti alle nostre latitudini si sono dimostrate di alto livello, con soddisfazione del pubblico anche locale. Gli organizzatori, professionisti seri, sono convinti della bontà del programma. Dobbiamo essere fieri di un festival simile, che attira star di caratura internazionale che altrimenti non sarebbero mai sbarcati a Locarno. Siamo fiduciosi e lasciamoci sorprendere anche quest'anno».