Mendrisiotto

Moria di pesci nel lago: è colpa del vento

Nel golfo di Riva San Vitale negli scorsi giorni sono morti centinaia di pesci – L'Ufficio della caccia e della pesca: «È un caso particolare»
© CdT/Archivio
Lidia Travaini
02.04.2024 17:15

È di diverse centinaia di pesci morti il bilancio della moria di pesci verificatasi nei giorni scorsi nel Ceresio, per la precisione nel golfo di Riva San Vitale.

L’evento è stato segnalato da alcuni residenti, allarmati dalla presenza di pesci in superficie in zona Battuta. A confermarci la moria e spiegarci i retroscena è Danilo Foresti, dell’Ufficio della caccia e della pesca. «Si tratta di un caso particolare legato ai forti venti che hanno interessato la regione sudalpina negli ultimi giorni. I servizi di picchetto del Cantone hanno potuto accertare la morte di svariate centinaia di pesci persici e alcuni lucioperca».

Pressioni insopportabili

Il golfo di Riva era già stato interessato da un fenomeno analogo alcuni anni fa, spiega Foresti prima di aggiungere: «Riteniamo che la persistenza e la direzione dei venti – unitamente alla conformazione dei fondali – hanno condotto le acque del lago a perdere il consueto equilibrio che regna tra lo strato più superficiale e le acque più profonde, facendo fluttuare il termoclino in modo relativamente brusco. In occasione di tali spostamenti interni al lago, la fauna ittica viene spinta rapidamente in superficie e quindi sottoposta a rapidi cambiamenti di pressione idrostatica. Purtroppo non tutti i pesci sono in grado di equilibrare rapidamente gli scompensi di pressione tra gli organi interni e l’ambiente circostante, condizione anatomica che conduce specie come il pesce persico e il lucioperca a soffrire più di altre e soccombere per lo scompenso subito. Le analisi condotte dai guardapesca avvalorano questa ipotesi, con i pesci che mostrano il tipico rigonfiamento della vescica natatoria da ricondurre a uno scompenso di questo tipo».